martedì 29 settembre 2015

Perche' ci vuole equilibrio...

Martedi sera, ricco aperitivo con una persona che non vedo da tanto tempo, quel piacevole lieve rilassamento da mega calice di rosso importante.. Qualche stuzzichino sfizioso e rientro a casa senza fretta. Max e' via e io mi godo il tempo in solitaria. Chiacchierando questa sera m sono ritrovata a pensare agli estremismi.. Agli estremismi alimentari: Quelli che mangiano solo km zero, quelli che si nutrono solo di prodotti bio, quelli che se il sale non e' quello hawaiano del vulcano pincopallo piuttosto non salano, quelli che solo cose cotte al vapore.. Quante volte ho rischiato di cadere in questo tranello mentale della sana alimentazione e del prodotto unico e sano come unico stile di vita.. Per fortuna ogni volta un sofficino findus mi ha salvato! Perche' credo nel buon cibo, di qualita', che fa bene, che e' coltivato al meglio e che puo' aiutarmi a stare bene ma poi credo che siamo fatto di luci e ombre e che un mc donald's ogni tanto non puo uccidere nessuno... Poi ci sono gli estremisti mentali e sentimentali: quelli che vivono e parlano solo di una cosa gestendo tutta la loro vita in funzione di quella e parlando agli altri (tendenzialmente non interessati all'argomento) solo di quello, quelli che pensano che esista solo l'amore perfetto, l'amicizia perfetta o la relazione perfetta e che tutto il resto non valga la pena di essere vissuto... Gli estremisti mentali sono anche quelli che devono riempire di attivita' ogni istante della loro vita per non sentire di "perdere tempo"... Io invece mi annoio a fare sempre la stessa cosa ma amo anche stare un pomeriggio a guardare la tv,  son curiosa e incostante ma anche ripetititva e abitudinaria,  credo assolutamente nel compromesso, nel venirsi incontro, nell'amarsi e nello starsi antipatici, nel credere che qualsiasi relazione viva di costanti alti e bassi con un unico filo conduttore fatto di affetto e dolcezza..
Insomma, credo che ci voglia equilibrio, nessun estremismo ha senso per me e lo trovo noioso.. E' bello darsi delle regole, avere un ideale a cui aspirare ma poi e' bello ogn tanto cedere, trasgredire, lasciarsi andare e vivere come si ha voglia in quel momento..
E per chiudere una serata trascorsa a parlare di tante cose pane e latte condensato guardando la tv!,

mercoledì 23 settembre 2015

Expo con un biglietto disabili... esperienze personali e riflessioni

Ebbene si, non me ne vergogno! Sono andata a vedere Expo ed ho acquistato il biglietto sfruttando la mia invalidità del 100%.

Siamo arrivati al parcheggio di Roserio e ecco subito la prima sfida:

1 km circa a piedi sotto il sole a picco per arrivare agli ingressi... a fianco a noi gente che spingeva affannata carozzine e passeggini su per la passerella davanti al desolato ambiente urban/degradato dell'estrema periferia di Milano...
Dopo diverse pause ad ammirare questo ridente panorama e a riprendere fiato cercando di tenere all'ombra del cappello la mia pelle grattarola siamo arrivati anche noi agli ingressi...

Ero pronta a sfoderare il mio biglietto invalidi per evitare code ma ... non c'era nessuno e quindi siamo passati tranquilli..

A quel punto mi son trovata di fronte tutta l'area espositiva, spettacolare, enorme e tutta da fare a piedi. Argh!

Ci incamminiamo.
Ogni padiglione ha, all'ingresso, la sua bella coda disciplinata e noi (con grande vergogna di Max) iniziamo a cercare gli accessi facilitati..
Turchia, bello, senza questa rottura delle code, spazi aperti anche messaggi in tema expo zero..
Oman brutto padiglione ma almeno siamo entrati diretti ..
Stati Uniti, organizzati come dei marines con un tipo con l'auricolare che gestiva i nostri movimenti come fosse lo sbarco in Normandia avvisando i colleghi di quanti sciancati stavano salendo in ascensore...
Germania, organizzati più come se fossero di Tangeri anzichè di Berlino per cui, se avevi diritto all'accesso agevolato, potevi entrare da un ingresso secondario, parallelo alla coda normale.. peccato che:

  • la coda normale fosse tutta all'ombra sotto una bella fila di ombrelloni mentre disabili e mamme con passeggino e donne in cinta fossero in piedi sotto il sole...
  • potesse entrare solo un accompagnatore, cosa che, se sei disabile va bene ma se sei mamma e papa con passeggino significa che uno dei due o sta fuori o fa la coda normale..
  • dopodichè, una volta ricevuto l'ok ad andare avanti, iniziavi a camminare proprio a fianco a quelli in coda da almeno un ora e quindi ti toccava una specie di passerella sotto sguardi di puro odio e di pensieri inespressi: "che vergogna, tutti 'sti falsi invalidi.."

Ne abbiamo visti altri, tutti devo dire belli fuori e insignificanti dentro..
Qualcuno con un qualche messaggio interessante molti più stile fiera del turismo che altro..

A prescindere dalle mie personali opinioni su expo mi viene una riflessione..
La disabilità è uno stato mentale..
Ad expo ho visto centinaia di persone in carrozzina, molte da sole, munite di zainetto e molte con evidenti difficoltà motorie non solo agli arti inferiori.. molte straniere...
Se vuoi fare le cose le fai,
Non importa quanto sia complicato e faticoso.
Ti prendi i tuoi tempi ma se ne hai voglia le affronti per la gioia di dire ho visto, ho fatto, ci sono stato...




mercoledì 2 settembre 2015

Post notturni da pensieri ondeggianti tra una grattatina e un brividi o

Per giorni e giorni vivo lontana da questa mia appendice senza sentire di aver voglia di parlare con Lui, il signor blog...
E' una parte cosi' intrinseca di me da vivere o dormire con gli stessi ritmi invertiti della mia vita reale...
lunghi giorni di sensi infastiditi dal prurito mi hanno d'improvviso ricondotto qui:

"13 agosto, ore otto e dieci, prelievi di routine faticosamente fatti e di corsa, ancora a digiuno, arrivi in ambulatorio...
Scambi di sguardi alle gambe e braccia scoperte delle ragazze presenti e ti senti sorella di una sconosciuta... Le cicatrici sono identiche, le discromie, i ponfetti sfiammati e capisci che, come te e' passata da graft acuta... Peccato che la mia poi sia diventata cronica. Ma in quel momento, piena di entusiasmo rassicurante dicevo"si, talvolta puo' tornare ma si rimette indietro e prima o poi l'immunosoppressore non serve piu'. Ti guardano come la massima esperta di graft cutanea e momentaneo leader del gruppo di quattro neotrapiantati ancora incapaci di convivere serenamente con visite, ansia da prelievo, angoscia da attesa del risultato dell'aspirato e cosi via.. Con l'ansia mascherina si mascherina no e cosa posso mangiare.. Il tuo approccio rilassato e vacanziero rasserena e dona positivita'. Bene, fa piacere.
Sguardi riconoscenti di neo trapiantati ossessionati dall'incubo del prurito costante e delle piaghe dolorose e dell'aspetto sgradevole e da tutti i pasticci da prendere che cio comporta..
Escalation di racconti da girone infernale ed io....cosi, Molto zen, molto "scafata", molto maestrina consapevole che ognuno ha la sua storia ma che se la tua e'stata un po peggio di quelle degli altri ti guardano come una miracolata e una vincente in questa assurda gara tra pseudo sopravvissuti che vogliono vincere il podio del caso piu complicato...

Esco da li felice di giocarmi il mio jolly, buttare l'immunosoppressore e cosi iniziare la caduta libera verso la riduzione netta della massa di pastigliozzi vari che ancora ad oggi ingurgito due volte al giorno.
After holiday, goog wine, good food, a lot of relax and less than ten days.. Masse di insetti immaginari camminano giorno e notte, soprattutto notte su e giu per la schiena, su petto, in testa, sui gomiti i polpacci e le cosce e poi ancora sulla testa e la fronte e le mani...
Tengo duro, pomata pelosante (cortisone per chi non ne conosce il piu disgustoso effetto collaterale immediato) a chili ma mmmm, pochi, altalenanti, assolutamente insoddisfacenti risultati..
Questa sera ho ceduto ed ho ripreso una compressa di immunosoppressore (scaduto ma qualcosa fara' spero) e un antistaminico e domani corriamo a farci vedere! E vabbe: esperimento temporenamente sospeso.. Ma ci torneremo  appena la pelle sara di nuovo bella bella...
Questa sera ho anche trattato male un amica.. Mi dispiace molto perche' a prescindere dal mio pensiero il mio dovere di amica e' proteggerla e coccolarla e non farla ragionare su cose su cui ragiona fin troppo da troppo tempo..

Tutto prudeva e io sono parecchio nervosa quando devo frenare l'istinto omicida all socrticamento ma mi viene la brillante idea di fare uno squillo ad una amica che non sento da un po' per farmi due risategrattatole ma mille fattori negativi mi assalgono spinti dalla sua amarezza e tristezza per un rapporto che non funziona come sognerebbe, da quel continuo recriminare tipico di noi donne per "mi aspettavo questo ma lui ha fatto questo, e non fa mai quest'altro, e non mi da attenzione , etc etc"
A mio parere potrebbero  essere una bellissima coppia ma evidentemente non ce l'hanno fatta a far bastare amore, attrazione, condivisione di interessi, diversità, a mediare gli egoismi e a ascoltare veramente e quindi la voce , della grattarola più che la  mia, ha detto: Basta, fatela finita qui! E' palese che non volete più stare insieme... Se si vuole stare insieme non conta nulla ha fatto, non ha fatto, ho fatto, non ho fatto, ho detto, ha detto..

Ora, dopo un chilo di crema al cortisone, l'immunosoppressore scaduto, l'antistaminico (scaduto pure lui accidenti) e qualche goccia di tranquillante mi sento un po in colpa perché cavolo loro sono una bella coppia e ci sono tanti uomini e donne da niente in giro e vorrei esistesse un bell'i munosoppressore dell'amore che potesse ridurre la conflittualita relazionale cosi come fa con i linfociti...
Buona notte amica mia