Secondo giorno in CTMO. Mattinata di esami preliminari in attesa di iniziare la chemio.. Non sto a ricordare ogni momento che siamo qui per non tornarci più' e combattere definitivamente la leucemia ma devo sempre ringraziare chi, qui, cerca in ogni momento di farti sentire a casa...
Sara' la confidenza che nel tempo si crea, il fatto che ormai conosci tutti, sarà' che chiacchierare del proprio matrimonio con tutte le infermiere di ematologia prima di mettere un catetere allenta la tensione, sarà che poi Rosario ti tiene la mano e ti racconta mille cose così non pensi che ti stanno infilando un tubo nel petto per la quinta volta in meno di un anno, sarà che vai a fare gli esami negli altri reparti e, per quanto bravi e competenti, capisci che qui e' diverso...
E poi che dire del solito tourbillon di amiche che non mi lasciano sola e il mio adorato maritino (Mannaggia come e' strano chiamarlo così!!) che passa di qui in ogni momento libero...
E poi. Questa volta sono veramente attrezzata: tra tecnologia varia (ipad, kindle, cellulare) e libri e quadernini per scrivere i miei pensieri e il mio amato blog che ho un po' abbandonato nell'ultimo periodo non ho veramente tempo di annoiarmi..
Questo e' l'approccio di questo ricovero: leggerezza mentale, positivita'' e fiducia... Ormai so tante cose sulla malattia e continuare a leggere statistiche non aiuta più'. Sono nelle migliori mani in cui potrei sperare, sono circondata dai pensieri positivi di tante persone, sono forte e devo ancora fare mille cose nella vita quindi non serve rimuginare. Bisogna solo andare avanti e godersi i piccoli piaceri.
A questo riguardo AIUTOOO! Se possibile la mensa e' ancora peggio del solito. Ma quelli della Gemeaz devono farmi scontare gli anni lavorati insieme...
Oggi ho saltato la colazione per i vari esami che dove o fare e sono arrivata in camera all'una passata con una fame da lupi: ed eccola li, nella sua tristissima scatolina di plastica la past al tonno piu scotta del secolo.. Sembrava praticamente pure'... Le zucchine? Mamma che incubo tristi rondelle grigiastre e insapori con vago retrogusto amarognolo... Se penso a quelle del mio orto, dolci e tenere e profumate...
La crescenza era decente ma non posso morire per eccesso di grassi... E per fortuna ho recuperato un pesca buona da Valentina in reparto e una delizia di Mezzaro (biscottini fantastici di una pasticceria di Alessandria spacciati sottobanco dal mio papa').
Quindi per tornare a sognare il dopo ricovero e per dare stimoli positivi al mio midollino tedesco che deve trovare la forza, insieme a me e ai dottori, per stroncare quelle vigliacche cellule malate che non vogliono stare al loro posto penso a ricettine da proporre e da archiviare per i momenti di liberta'...
Ecco sarebbe stato meglio non leggere questi due post, ma tant'è... E allora continuo a pregare... Il Signore perchè non guasta mai e anche il tedeschino che faccia il suo dovere e si svegli. Ti abbraccio!
RispondiEliminaE' molto intenso il rapporto che si instaura con il personale di questi reparti. Io per anni sono tornata a fare i controlli lì in ospedale (a oltre 300 km da dove vivo ora) solo per il piacere di ritrovare quelle persone che tanto mi era stato vicino nei momenti difficili. Forza cara, insieme al tedeschino e a questo staff meraviglioso supererai ogni prova!
RispondiElimina