domenica 20 aprile 2014

Storie di scelte e di donne..

Per un progetto nuovo sto raccogliendo le storie di alcune persone..
Una di queste mi ha colpita particolarmente per la forza della sua testa e della sua liberta' di scelta..
Ha saputo dire no contro ogni consiglio e esortazione ad una terapia che rappresentava dei rischi ma sembrava anche l'unica via possibile  e il destino, dio, la fortuna, o forse la sua anima l'hanno premiata.
La forza di chi e' andato vicino alla morte, ne e' stato consapevole ed oggi e' qui e' enorme e nello stesso tempo piena di fragilita'.
Fai un percorso difficile, quasi impossibile a pensarci a mente fredda, obblighi chi ti e' vicino a farlo con te, e ne esci con le ossa dell'anima rotte.
Se riesci a rimetterle insieme pero' saranno piu' forti, forse meno sensibili, come un po' anestetizzate ai dolori della vita, ma piu abili nell'adattarsi alla forza del vento..
Chiara si e' ispirata alle teorie del dottor Hamer.
Hamer dice che "...forse non c'è nessuna cellula impazzita ma che la malattia è una semplice reazione biologica ad un avvenimento che l'ha preso in “contropiede”. 
Chissa', ci ho pensato molte volte anche io e ne sono abbastanza convinta. Temo sia successo questo anche a me e che poi il pensare, scrivere, riflettere, parlare e accettare le mie debolezze, le mie insicurezze e le mie forze siano stati un aiuto enorme verso la guarigione, Solo che la vita e' fatta di tante cose che ci prendono in contropiede e dobbiamo arrivare a costruire un noi stessi cosi solido da poter affrontare tutto senza lasciare che tutto cio ci possa sopraffare.


Nessun commento:

Posta un commento