martedì 28 gennaio 2014

Max odia i finocchi cotti!

Dopo una settimana al mare e una in giro per reparti di ospedale ieri ho trascorso una giornata tranquilla..
E quindi decido di capire cosa si cela nel nostro frigorifero..
Spuntano due finocchi asfittici, con una faccia veramente poco brillante... O li uso in qualche modo o li abbandono al loro destino..
Non piu adatti per un insalatina cruda (l'unica versione in cui Max mangia i finocchi) decido di fare come con i bambini e mascherarli cosi tanto da ingannarlo..
Ne e' uscita una ricettina simil indiana super salutare e che gli e' anche piaciuta...
Abbinati a degli arrosticini di maiale al forno (perche' va bene essere salutisti ma accidenti gli arrosticini non faranno tanto bene ma son buonissimi cosi croccantini e saporiti) hanno risolto brillantemente e in modo completo la nostra cena..
Ma sarebbero stati buoni anche semplicemente con un accompagnamento di riso basmati per una versione veg..
Due finocchi
Una scatola di ceci bio precotti
Una lattina di latte di cocco
Due cucchiai di curcuma
Un cucchiaino di curry
Due spicchi d'aglio
Un cucchiaio di concentrato di pomodoro
Olio e sale

In una padella ho scaldato un filo d'olio con due spicchi d'aglio schiacciati con lo spremi aglio (per chi non lo avesse ne basta uno privato dell'anima e ben tritato).
Ho aggiunto i finocchi tagliati a fettine sottili e lasciato rosolare qualche minuto. Ho aggiunto il latte di cocco, la curcuma (il piu' potente antiossidante esistente) il curry e il concentrato di pomodoro (che contiene licopene) e lasciayo cuocere fino a che il finocchio non e' diventato tenero ma non troppo cotto. Ho aggiunto i ceci (fonte preziosa di calcio facilmente assimilabile)  lavati e ben scolati e fatto insaporire ancora un paio di minuti fino a che il latte di cocco si e' ben rappreso.

lunedì 27 gennaio 2014

Dura vita da golfista...

Devo iniziare ringraziando Iaia, una collega e amica che ha organizzato una bellissima iniziativa a favore dell'associazione..
Tutto ha giocato a nostro favore ed il week end e' stato molto piacevole anche se un po impegnativo..
Dopo la settimana di check up al san raffaele, dopo aver concluso venerdi con l'oculista (un bel trentenne aitante che mi ha confermato la vecchiaia da cortisone che avanza diagnosticando anche un principio di cataratta oltre a un po di graft agli occhi) ho iniziato un fine settimana da single a Milano.
Venerdi sera latte biscotti e The Apprentice (finiti i tempi delle notti in discoteca a bere e ballare..) e sabato mattina alle otto apre la pasticceria chez Cristine.. Ho sfornato come una pazza due torte all'arancia, due al cioccolato, venticinque muffins e un plumcake.. Il che, nella cucina piccolina di milano, senza impastatrice e attrezzature varie richiede una certa organizzazione...
Poi the' con MG che ha portato un'altra torta e cena con Taty e suo marito che e' arrivata con l'ultima torta per domenica e anche la pizza da infornare  (sapeva che non avevo voglia di cucinare...)
Sveglia alle sette meno un quarto e via verso casa di Clelia e poi verso verbania direzione circolo del golf per la gara benefica..
Mi son proprio divertita.. Sole, lago, un sacco di golfisti devo dire anche simpatici e il contesto sempre bellissimo di Pallanza, Mergozzo e le montagne innevate alle spalle...
Abbiamo raccolto una bella cifra, premiato i vincitori (ragazzi giovani e con queste faccette tenere) con le torte e i libri, offerto torte e cioccolata ai partecipanti e quindi grazie a tutti.
Le attivita' dell'associazione son sempre tante, quest'anno le uscite son state ben piu delle entrate e queste iniziative sono preziose... Dobbiamo trovare sempre nuove idee e occasioni di divulgazione e raccolta..
Pero' diciamocelo, non ho piu il fisico di una volta! Sono tornata a casa alle sette e alle nove ero a letto assolutamente stravolta... Ed oggi relax..

martedì 21 gennaio 2014

Mamma mia che settimana....

Tornata dal mare giusto prima che frane, smottamenti ed allagamenti mi bloccassero affronto una settimanina impegnativa.. Quando fai un percorso come il mio ti dici: Speriamo sempre che il midollo funzioni! Poi scopri la parola "secondarismi"! A un anno dal trapianto ti ribaltano come un calzino perche' tutto quello che hai fatto e preso potrebbe aver scatenato dell'altro. Meglio controllare! E pensare che son figlia di due genitori iper fatalisti e convinti che i controlli preventivi non servano a nulla... Ed oggi invece son la donna piu controllata al mondo...
E quindi eco del collo, eco addome completo, elettrocardiogramma, ecocardio color doppler, visita per l'osteoporosi (ma la moc e' meno peggio di quanto temessi! Sentiamo cosa dira' domani il medico ma dal referto non sembra che io rischi di sbriciolarmi nel breve) e oculista... In settimana ho incastrato tutto tranne l'oculista oltre al solito giro di esami, visita con la mia ematologa e pure una bella pera di immunoglobuline.
Confidando in nessun secondarismo pianifico la mia settimana e incastro nel mezzo qualcosina di piu' piacevole tipo il parrucchiere (chi l'avrebbe mai detto che avrebbe iniziato a piacermi, una volta lo soffrivo come il dentista...), un giro in ufficio in attesa del rientro, un paio di sedute alla grotta di sale e chissa' che altro..
Con tutta questa attivita' o, forse per semplice pigrizia, ammetto di essere nella fase "zero voglia di cucinare" e quindi questa sera take away cinese con Max e Igor e torta delle dolci tradizioni...
Si, vero che cucina sana, preparazioni da zero con prodotti chilometro zero, ricette e buona cucina sono un mio mantra ma son più nella fase sofficini e cibo pronto... Slurp!!
Speriamo mi torni la voglia: sabato devo preparare sei o sette torte per un torneo benefico di golf in cui le quote raccolte verranno destinate all'associazione Coviello.. Si accettano volontari che vogliano prepararne una...

mercoledì 15 gennaio 2014

La stroscia di Pietrabruna

E, mentre gestisco questo prurito fisso in mezzo al petto, ripenso a qualcosa di buono... Di cui per altro mangerei un pezzetto in questo momento con un bel tazzone di latte caldo...
Ieri, a conclusione del mio pranzetto a Taggia, dietro l'insistenza del parroco ho provato un dolce tipico della zona: la stroscia... Sembra un biscottone super friabile, profumato di limone e liquore, veramente buono... Non potevo non farmi dare la ricetta dalla cuoca.

1 kg di farina
1 bustina di lievito
1/2 litro di olio di oliva
250 gr di zucchero
1 bicchiere di marsala o vermouth
La scorza grattuggiata di un limone
2 cucchiai di zucchero semolato

Setacciare la farina con il lievito e unire lo zucchero.
Formare una fontana sulla spianatoia e fare un buco al centro. Mettere l'olio poco per volta e iniziare a impastare. Aggiungere il liquore e la scorza di limone e continuare ad impastare fino ad avere un impasto elastico simile ad una frolla. Stendere su una teglia unta d'olio allo spessore di un centimetro. Cuocere a 180 gradi per quaranta minuti circa (attenzione a non farla colorire pero') 

Uff...

Mai abbassare la guardia! Sono bastati due giorni con poca tosse e mi sono un po' illusa.. Il mare fa miracoli mi son detta.. Ma i miei linfociti mi ricordano che loro son sempre li', piccoli dispettosi, pronti a far la solita confusione.. Mare o non mare...
Ed eccomi all'una e mezzo, assonnata ma scossa da questa tosse senza tregua, a maledire gli inspiegabili up and down dei miei polmoncini...
Ieri dormivo stesa, una goduria a dire il vero,  ed ora siamo di nuovo a gestire la tosse solo da seduti appollaiati...
Vabbe mia cara tosse.. Fa come ti pare! Io sono in vacanza.. Guardiamoci un film e tentiamo di distrarti e stordirti cosi magari da fare anche un po' di nanna tra un po'.. Domani ci sara' il sole e la spiaggia mi aspetta..

lunedì 13 gennaio 2014

Piccole storie di borghi di mare...

Mi sono svegliata con un cielo grigio, il mare calmo e la temperatura mite..
Dopo i dieci chilometri sotto il sole di ieri non avevo tanta voglia di camminare e quindi, che fare? Gitaaaa..
Parto alla volta di Dolcedo, motivata a vagare per frantoi e paesini..
Trovo bellissimo partire senza meta, sola, con la radio accesa e vagare dove ne ho voglia sceglie do tempi luoghi e modi..
Mi sono inerpicata in stradine minuscole perse negli ulivi, non c'era caos ma anche tanta attivita', tutti presi dalla raccolta delle olive.. I ritmi sono diversi, signore con la spesa che tornavano a casa a piedi, vecchietti sull'apecar straripante di olive che viaggiavano ai due all'ora in mezzo alla strada, e poi il frantoio, quasi il polo di attrazione della vita locale, con tutta la sua attivita' di produzione dell'olio nuovo e quel profumo di olio buono...
Poi Taggia, un borgo bello, vecchio vecchio, tutto fatto di stradine arrampicate su per la montagna (che fatica, mannaggia a Taggia!) ed e' arrivata ora di pranzo...
D'estate probabilmente tutto e' diverso, pieno di gente, locali aperti e movimento.. Ma a gennaio questi paesini si riappropriano dei loro ritmi naturali e tornano ai loro abitanti.. Mi sono fermata nell' unica trattoria aperta ed eravamo io, due vecchietti e il loro cagnolino ed il parroco... Ci siamo salutati, fatti i convenevoli di rito, chiesti reciprocamente cose banali che fan parte di quella cortesia di paese  che ritrovo anche in campagna e che esiste solo in questi posti...
I vecchietti si raccontavano cose di tanti anni fa, di quello che non c'e' piu', di quello che dipingeva i gusci delle lumache, di quello che aveva fatto la campagna di russia (miii un ultracentenario...).. Il parroco interveniva aggiornando su questo e quello, sull'operazione all'anca di uno e sul raccolto delle olive dell'altro.. E poi mi dicevano in coro: signora mia che brutta tosse.. Ma lei non sa' che bronchite che ho anche io.. (Avra' avuto novant'anni!!) ...
Alla faccia della brutta tosse comunque oggi me ne sono anche andata al cinema!! Dopo oltre un anno e mezzo (l'ultima volta era stata a Courmayeur in agosto 2012) a Sanremo, all'Ariston...
Con una bottiglia d'acqua e un pacchetto di caramelle ho resistito e non mi hanno nemmeno cacciato!! Fantastico..
Domani piovera' ed io poltriro' tra centro estetico e letture in relax..
Ma oggi ho proprio fatto la turista..

sabato 11 gennaio 2014

Leggerezza vacanziera..

15 gradi
Rumore di risacca
Un bicchiere di tocai
Fritto misto di paranza..
Siamo al mare come si intuisce!
Del resto cosa han sempre consigliato i dottori a chi soffriva di bronchiti e problemi polmonari? Il mare d'inverno ovviamente.. Secondo il mio pneumologo in realta mi farebbe meglio l'egitto con il suo clima secco ma 5 ore di aereo con la tosse sarebbero impegnative (soprattutto per gli altri), il sole eccessivo mi fa male, il cibo e' sempre uguale e vuoi mettere il gusto della frittura di calamari ad Alassio..
Quindi mi regalo una settimana da anziana pensionata che sverna in riviera (come diceva mia nonna) armata di scarpe da ginnastica, libri e kit di medicinali e aerosl al seguito (del resto Max domani torna a produrre per la societa' e io ho ben bisogno di compagnia!)
So che in generale il pensiero di una settimana in hotel (mezza pensione ovviamente!!) al mare a gennaio non scatena gli immaginari collettivi dei vacanzieri estremi ma a me va bene.. Son contenta dell' odore del mare, dei negozietti, di essere qui con la mia macchinina e potermi fare qualche giro, di avere tempo solo per me e fare una cosa che in fondo non ho mai fatto, lontana dal San Raffaele, serena per gli esami buoni e pronta a coccolarmi un bel po'..


mercoledì 8 gennaio 2014

Dinamiche di coppia..

Qualche mese fa la Clelia Coviello ha chiesto a Max di scrivere un articolo per il giornalino dell'associazione. Voleva il punto di vista di chi e' a fianco ad un malato di leucemia dopo tanti articoli scritti dai pazienti..
Max lo ha scritto, mandato e non me lo ha fatto leggere.. Lunedi, tornando dalla campagna, ecco la sorpresa del giornalino arrivato per posta.. Ovviamente mi sono commossa un po, ho ritrovato Max in quelle parole pacate,  ma anche tutte quelle belle persone che ho incontrato in ospedale, vicine a chi amano e con gli occhi dolci, spaventati, speranzosi e determinati che solo l'amore sa' dare.
In un passaggio dice " il malato non si aspetta dal proprio caro che lo assiste la guarigione. No, si aspetta solo di trovare l'energia che puo' mancargli, la speranza di sopravvivere negli occhi di chi si presenta in visita, la certezza di un "ce la faremo". E' questo che si aspettano da noi, sorrisi e non lacrime, uno spiraglio di normalita' nella loro quotidianita' di paure.."
Max e' stato questo per me e continua ancora piu ad esserlo ogni giorno..Io temo di non esserlo stata abbastanza per la mia mamma (sopraffatta come ero da quel senso di impotenza e di veloce declino) ma da malata ho imparato quanto serva sostenersi a vicenda..
Queste riflessioni valgono in qualunque relazione di reciproco sostegno che sia tra un genitore e un figlio o tra due amici o fratelli.. Ma la coppia e' ancora un equilibrio diverso..
Innanzitutto la coppia e' fatta di due individui che si amano, ma che sono anche reciprocamente fisicamente attratti, che sono gelosi, che cercano di conservare quel pizzico di mistero che stimola... La malattia stravolge tutto questo! Rafforza l'amore (almeno nel nostro caso), lo purifica dalle sciocchezze superficiali, ma toglie anche il mistero, porta l'intimita' a piani a cui non si vorrebbe mai arrivare, crea delle barriere legate alle terapie, al catetere, alla tosse, alla paura delle infezioni...
Ne abbiamo parlato tanto con le mie compari di leucemia.. Non e' facile ritrovare quell'intimita' , quella leggerezza di "prima"... Come se poi ci fosse veramente un prima e un dopo.. Questo e' il percorso da fare in due, la grande sfida dei nostri compagni di vita e nostra... E' stupendo il percorso di riavvicinamento alle coccole, alle carezze, ai baci.. Tutti i nostri mariti all'inizio erano terrorizzati di passarci batteri, avevano paura di farci del male.. Ma un bel bacio vale assolutamente il rischio di un raffreddore!!

martedì 7 gennaio 2014

Ma sara' il trauma del rientro?!?

Eccoci a Milano dopo più di due settimane belle belle a goderci la campagna, gli amici, le coccole e cibo a volonta'...
Gia in autostrada abbiamo iniziato ad accusare il colpo.. Max, dopo giorni a lavorare nel bosco, spostare legni, tagliare, segare, avvitare, verniciare, nei due giorni di ozio forzato causa pioggia e' stato colpito da un attacco di mal di schiena feroce, fa fatica a camminare, muoversi girarsi..
Io tossendo tossendo mi sono strappata un muscolo sotto l'ascella e faccio scene patetiche ad ogni colpo di tosse.. Unico beneficio dal termoforo e così scrivo con quello sotto l'ascella come se tenessi il giornale... E per non farsi mancare nulla caldaia che fa le bizze e ieri niente bagno caldo terapeutico..
Si si, siamo proprio rientrati a Milano... Ma stasera con una bella zuppa corroborante ci rimettiamo in forma..
Ps la zuppa e' di legumi misti e porri..
In un coccio ho soffritto piano piano un porro affettato sottilmente con un bel cucchiaio di olio xtravergine. Ho unito uno spicchio d'aglio tritato e 100 gr di orzo, 100 gr di piselli secchi e 100 gr di azuki. Ho insaporito per un paio di minuti e aggiunto acqua, due cucchiai di concentrato di pomodoro, una foglia di alloro. Ho aggiustato di sale e pepe e lasciato cuocere per un ora circa...

sabato 4 gennaio 2014

Bon vie! Sempre e comunque..

In queste giornate uggiose, grigine e umide che smuovono le corde malinconiche anche del migliore degli ottimisti superficiali, mi trovo a riflettere su cose successe e parole dette..
Due donne in particolare in questi giorni stimolano la mia voglia di vivere e confermano la determinazione con cui credo nel libero arbitrio che ci permette di muoverci all'interno degli eventi che ci accadono.. La vita accade ma noi possiamo governare noi stessi e divertirci in ogni momento.. Basta saperne ridere e godere..
La prima donna e' una amica di un amica, conoscenza ritrovata dopo quasi vent'anni, in occasione di un suo problema di salute.. Lei sta combattendo contro qualcosa di diverso dal mio, a mio giudizio ancora più difficile da gestire.. Un tumore preso in tempo che non da sintomi, un problema alle ossa che non da sintomi... Insomma la rabbia di una persona che si sente perfettamente sana ma che, da "una che sta bene" si trova catapultata nell'inferno delle analisi, dei medici, degli sguardi comprensivi (ma che non comprendono) e che reclama il suo diritto di scelta, il suo diritto di voler essere bella e quindi decidere se fare alcune terapie che la cambierebbero... E tutto ciò stando bene e domandandosi quindi perche' farlo...
Per me, per assurdo, e' stato tutto più facile. Avevo un sacco di sintomi brutti quando mi hanno ricoverato, li avevo al trapianto e mi trascino dei piccoli fastidi ora.. E' psicologicamente più facile accettare le terapie come curative e concentrarsi poi sul resto...
A questa amica auguro di capire cosa vuole e accettare questi cambiamenti invisibili ricordandosi che bella lo sarà' sempre... E anzi, pensare che scoprire che non siamo immortali, ma sentirsi fisicamente esattamente come se lo fossimo ci fa apprezzare tutto moooolt di piu..
L'altra grande donna che mi ha tanto fatto pensare in questi giorni e' la mamma di una mia cara amica...
Si e' ammalata tempo fa, si e' fatta operare, ha fatto tante terapie, si e' dedicata a se stessa cercando di essere sempre bella e curata come aveva sempre fatto in tutta la sua vita.. Ha affrontato questa fase finale come ha vissuto.. Serena, cercando di godersela e festeggiare con chi amava.. Ha festeggiato alla grande a Natale con tante persone, il catering, i suoi affetti e, penso, con la profonda consapevolezza che era giunto il momento di salutare.. Pochi giorni dopo se ne e' andata...
Ho molto ammirato la lucidità, la razionalità e il sorriso determinato con cui ha affrontato tutto decidendo di godere ogni istante a modo suo.. Ha ben vissuto e scelto cosa fare fino alla fine..
Come diceva Wide: c'e' tanta vita qui!
Bon vie a tutti quindi...