mercoledì 28 marzo 2012

Alla scoperta della città e di posti nascosti...

La cosa più bella di tutta questa situazione e' il tempo libero! Infatti, in questi giorni in cui sono ancora a casa in attesa del prossimo ciclo di terapia, mi avventuro alla scoperta di zone della città inesplorate.
Oggi, guidata da un riferimento letto su una rivista, sono andata alla ricerca di un magazzino che farebbe la gioia di ogni appassionato di cucina.
Si chiama Medagliani ed e' in via privata Oslavia 17 a Milano. Sono partita da casa sotto questo bel sole e, a forza di vagare e chiedere indicazioni (ma devo dire che quasi nessuno conosce quella via), sono riuscita ad arrivare in questo piccolo paradiso. Prendi il tuo carrellino ed inizi a vagare in mezzo a scaffali pieni di attrezzi da cucina di ogni genere, pentole, robot professionali etc.. Ovviamente ero a piedi e questo mi ha salvata dal pensare di comprare cose pesanti ed ingombranti. Sono pero' riuscita ad uscire da li con dei cilindri per cannoli, stampi per biscotti, riga gnocchi, e cavolate varie.. Ed organizzano pure corsi di cucina...
Ora a casa a preparare una cenetta per un paio di amici.. Il menù prevede crostini con mousse di merluzzo, mini pizzette di scarola e pinzimonio con hummus e guacamole.. E poi un bel piatto di linguine con moscardini e seppie..
Ecco la ricettina della mousse di merluzzo.
Facilissima ma adatta ad un piccolo antipasto..
Un filetto di merluzzo fresco o surgelato lessato in un po' di latte ed acqua. Una volta cotto va schiacciato bene con una forchetta e vanno aggiunti capperini piccoli, olive a pezzetti, un cucchiaio di maionese, olio extra vergine e il succo di mezzo limone... Mescolare bene e lasciar riposare in frigo un paio d'ore. Abbrustolire le fette di pane casereccio in forno e passarle con uno spicchio d'aglio..

martedì 27 marzo 2012

Gratitudine

"Accettate tutto con gratitudine... così la gioia e l'amore rimarranno in voi. Accettate con gratitudine le preoccupazioni, i problemi e le sofferenze ed essi scompariranno.
Nel ringraziamento c'è la forza. La vera gratitudine è vivere positivamente. Chi percepisce, pensa e parla in modo positivo, vive e ringrazia incessantemente. Le forze positive dell'infinito sono così al suo servizio. Esse suscitano gioia, amore, armonia, fiducia e pace nell'uomo.
Le preoccupazioni, i problemi e le difficoltà si allontaneranno da lui, dato che nella vera gratitudine non c'è posto per le sofferenze e le preoccupazioni di questo mondo.
La gratitudine è segno di grandezza. La vera gratitudine racchiude in sé la certezza che Dio, l'eterna Legge, guiderà ogni cosa nel migliore dei modi.
La gratitudine racchiude in sé anche la protezione e la vicinanza di Dio. La protezione e la vicinanza di Dio apportano, a loro volta, pace. Chi è ricolmo di pace è anche ricolmo di amore ed è altruista. Lo Spirito di Dio fiorisce così dall'interiore dell'uomo. L'uomo che è appagato in Dio emana, come una rosa, il sacro profumo dell'eterno Io Sono.
La gratitudine racchiude in sé la speranza, la consolazione e la fiducia."

Queste parole, lette anni fa in una chiesa, mi accompagnano da tempo nel mio approccio alla vita..
In questo periodo ho un po' vacillato ed anche oggi e' stata dura ma credo ancora di dover essere grata.. Senza cedimenti!
E' vero, oggi mi hanno ricordato a chiare lettere quanto sia ancora complicato il mio percorso e quanto sarà difficile, mi hanno detto che probabilmente dovremo imboccare una strada un po' più tortuosa del previsto, ma vedo la luce in fondo a questo sentiero buio e un po' spaventoso e sono grata per tutto quello che ho...
E forse, per un segno del destino e di unione ancora più forte tra me e papà, potrebbe anche essere lui il mio donatore... Chissà se in questo c'e lo zampino della mia mamma... E' sempre stata birichina e magari e' un modo per obbligare papà a fare tutti i controlli..
nel frattempo si torna al mare ed ho appena prenotato.. Carpe diem!

domenica 25 marzo 2012

Giornate intense e week end di coccole

Nei periodi in cui sono "fuori", e come dice un amico sembra quasi che parli del carcere, cerco veramente di godermi ogni attimo. Se ripenso a questi giorni mi sento felice delle mille cose fatte e mi viene da riflettere: ma la gente che ha la faccia sempre arrabbiata e cammina tutta "ingrugnita" si rende conto di fare cose belle e divertenti?
Giovedì mercato. Parto munita di mascherina (visto che i miei globulini sono andati in vacanza) e di borse (come sono ecologica) e mi sono scatenata a comprare borragine, tarassaco, cicoria, asparagi, pomodori bellissimi, fragole, pesce a volontà. Intorno a me tante persone tutte litigiose al banco, schiere di vecchietti che brontolano perché devono fare la coda per comprare poi tre mele con quell'atteggiamento da "guarda che ti controllo, non fare il furbo"..
E poi ti trovi la vecchietta che ti fa sorridere, tutta piccina, contratta spietatamente con il ragazzo che vende i carciofi (dieci due euro amico..) e poi lo paga tutto in centesimi e gli spiega anche come li cucinera'... E la faccia del ragazzo mi ha fatto ridere perché c'era affetto ma anche un senso di non sopportazione... E lei a tenerlo per un braccio e a parlare, parlare....
Poi partenza per la mia amata casa in campagna, serata pizza (quella al metro, buonissima, di Montegrosso) e sabato di ozio sulla sdraio guardando il bosco..
Compleanno del mio nipotino piccolo e tanta voglia di abbracciarli e sbaciucchiarli tutti ma pazienza (sempre a causa dei globulini mi e' stato tassativamente vietato).. E' stàto emozionante vederli di nuovo dopo tanto tempo..
Al parco, dove abbiamo fatto la festicciole c'era un ragazzo un po' strano, si aggirava intorno a noi e sorrideva. A un certo punto si e' seduto di fronte a me e mi ha dato la mano.. In passato mi sarei ritratta, lo avrei guardato con diffidenza, ed invece mi e' venuto naturale assecondarlo e dargli la mano ma non ho fatto abbastanza.. In realtà avrei voluto farlo parlare un po', sembrava così solo.. Mi sembra di sprecare delle occasioni per dare qualcosa a chi cerca un contatto.. Ma ero con i bimbi e tutte le altre persone e mi sono trattenuta..
E poi la domenica senza auto! Ma che bella! Siamo usciti in bici ed e' veramente fantastico girare per Milano senza traffico e guardare i palazzi con il naso all'insù senza paura di essere investito..
Pranzo in ristorantino vegetariano con la mia amica Pamela e ancora biciclettata per la città con Massimo.. Domani forze non camminerò più ma oggi me la soo goduta..
Per concludere la giornata salutista minestra di verdure verdi di primavera..

Coste piccole
Cipollotti freschi
Cicoria
Una zucchina
Fiocchi di avena
Un dado vegetale
Sale pepe
Prezzemolo e basilico tritati
Olio extravergine

Tagliare tutte le verdure ben lavate e cuocere in acqua non troppo abbondante. Aggiungere un dado.. Cuocere circa mezz'ora e poi aggiungere due o tre manciate di fiocchi d'avena ed aggiustare di sale. Cuocere altri dieci minuti e spegnere il fuoco. Unire prezzemolo e basilico e un filo d'olio a crudo..

mercoledì 21 marzo 2012

Prelievo di midollo ed ora ricettina light e un po' da bimbi..

Accidenti che male! Oggi prelievo di midollo.. Peccato che al primo tentativo questa dottoressa carina e simpatica abbia beccato un nervetto che si e' letteralmente messo a urlare.. Quindi doppio buco..
Pero' esami abbastanza a posto anche se globulini bassi bassi..
Tornata a casa ho preparato una pasta sana e sfiziosa che consiglio a chi ha bimbi.. Sicuramente può piacere e può essere un modo per fargli mangiare anche le vèrdure..

Piccolini Barilla alle verdure
Una zucchina grande
Mezza confezione di yocca o di ricotta
Una manciata di parmigiano grattugiato
Sette o otto foglioline di menta fresca
Sale

Portare a ebollizione l'acqua, salarla e cuocere la zucchina tagliata a pezzi.
Quando sarà cotta ma ancora al dente e croccante scolarla e nell'acqua di cottura cuocere la pasta. Frullare nel mixer le zucchine, la yocca, il parmigiano e la menta fino ad ottenere una crema. Condire la pasta con la crema di zucchine.

martedì 20 marzo 2012

Un'altra giornata di libertà e piccoli piaceri..

Giornata tranquilla in attesa di andare in day hospital domani a farsi bucherellare la schiena per il prelievo di midollo..
Mi rendo conto che preferisco l'effetto sorpresa del prelievo di midollo fatto in reparto piuttosto che questa attesa un po' snervante del prelievo da farsi in day hospital.. Sai che te lo devono fare ma non sai chi te lo farà, se sarà uno bravo, se l'infermiera sarà gentile e ti viene molta più ansia.. Mi sa che domani una valeriana non me la leva nessuno! E poi la curiosità sui valori.. Chissà se il mare ha fatto bene ai miei globulini?
Domani vedremo..
Oggi pero' e' stàto bello.. Dopo la solita lunga passeggiata mattutina nel pomeriggio sono passata in ufficio. Ho rivisto molti colleghi (non tutti quelli che avrei voluto ma teoricamente non dovrei esagerare con i contatti fisici e già temo di aver esagerato un po'). Ammetto che un po' mi mancano i battibecchi da ufficio, le chiacchiere, la tensione della trattativa e la routine sempre diversa della vita lavorativa.. ed e' stàto bello sentire anche fisicamente tutto l'affetto che ho ricevuto in questi mesi da tutti loro..
Per ora mi godo la casalinghitudine dei periodi fuori dall'ospedale e poi tornerò più carica di prima..
In tema di casalinghitudine ecco la solita ricettina..
Questa sera, arrivata a casa tardi dopo una tappa shopping con la mia amica Raffaella, ho deciso di fare un primo veloce ma che fosse sempre in linea con i dettami dell'alimentZone sana ed antiossidante.
Ravioli di magro (quelli buonissimi della mia pastaia di Asti) con ragù di verdurine primaverili..
Fa più scena il nome che altro..
Per due persone:
300 gr di ravioli di magro
5/6 zucchine piccole
Una manciata di piselli freschi
Due cipollotti
Un carciofo
Parmigiano
Sale e pepe
Olio extravergine

Tagliare tutte le verdurine a pezzetti piccoli, rosolarle in un tegame con un filo d'olio e cuocere a fuoco medio per dieci/quindici minuti. Aggiustare di sale e pepe. Portare a ebollizione abbondante acqua salata e lessare i ravioli tenendoli al dente. Scolare con una schiumarola e saltare nella padella con le verdure aggiungendo un mescolino di acqua di cottura e una spolverata di parmigiano. Far saltare un paio di minuti a fuoco vivo e servire.
Massimo adora il ragù di verdure e ovviamente può essere usato per condire anche un tagliolino all'uovo o delle trofiette fresche. Ed in questa stagione le verdure sono fantastiche... (sono una "malata" di mercato ortofrutticolo)!!

Colazione proteica

Quando si e' a casa, senza la fretta del lavoro, e' piacevole regalarsi una colazione diversa dal solito e particolarmente sostanziosa e antiossidante.
Spremuta di arancie fatta al momento (ricca di vitamina c)
Una banana a fettine con una spruzzata di limone (potassio e vitamine)
Due fette biscottate integrali o due fette di pane di segale (la giusta dose di fibre per un intestino sano)
Un uovo in camicia (contiene luteina) con un pizzico di sale, pepe e curcuma

Ps ma come si fa un bell'uovo in camicia.. Si deve portare a ebollizione un pentolino d'acqua e unire tre/quattro cucchiai di aceto bianco. Quando bolle abbassare la fiamma e girare velocemente l'acqua con un cucchiaio creando un vortice. A questo punto rompere nell' acqua l'uovo fresco e con un cucchiaio aiutare l'albume a disporsi uniformemente intorno al tuorlo. Quando l'albume sarà ben rappreso (tre/quattro minuti) l'uovo e' pronto!

Non si può certo fare colazione ogni giorno con le uova ma, una volta ogni tanto, questa colazione oltre a fare bene e' una vera goduria.. E fa anche bene..

sabato 17 marzo 2012

Saluti da Alassio

Fuggita dall'ospedale mercoledì sera e dopo un giovedì pieno di mille cose (cambio armadi, spesa al mercato, passeggiata e un po' di meritato shopping), venerdì, con il benestare dei dottori, siamo partiti alla volta del mare.
Che emozione! Mi sembrava di andare in vacanza!
Sarà la luce, l'odore di salsedine, la spiaggia lunga lunga o i pini marittimi, o forse solo il fatto che in questo periodo sono felice delle piccole cose ma, arrivata qui, mi sono caricata di nuova energia.
E poi ci voleva proprio un bel week end romantico di coccole!
Oggi lunga passeggiata da Alassio a Laigueglia e ritorno con vento di scirocco, sole a sprazzi e mare grosso... Tante vele in lontananza e cani e bimbi in spiaggia a giocare con onde e legnetti...
Sarà stata l'aria di mare o i dieci chilometri ma.. Che fame!
In onore del mio pranzetto di oggi a base paccheri al ragù di pescatrice ecco la ricettina..

350 gr di paccheri
300 gr di filetto di rana pescatrice
Una ventina di pomodorini pachino
Prezzemolo fresco tritato
Uno spicchio d'aglio
Mezzo bicchiere di fermentino o vino bianco profumato
Olio sale

In un tegame rosolare con un filo d'olio l'aglio schiacciato. Appena imbiondito aggiungere la pescatrice tagliata a piccoli dadini e saltare velocemente. Sfumare con il vino ed, una volta evaporato, aggiungere i pomodorini tagliati a pezzetti. Lasciar consumare a fuoco medio basso. Cuocere i paccheri al dente, scolarli e saltarli per alcuni minuti nel tegame con il sugo per far legare bene i sapori. A fuoco spento aggiungere abbondante prezzemolo tritato e un filo di olio a crudo.

martedì 13 marzo 2012

Sempre dal libro di Simona Atzori ma molto vicino al mio stato mentale..

... Proprio non capisco perché il genere umano debba arrivare al limite per riuscire a costruire un decente elenco di priorita'. E' ingiusto per la vita essere costretti a passare attraverso un percorso di sofferenza o di malattia per diventare più sensibili nei confronti degli altri, per fermarsi e imparare a considerare chi ci sta intorno. Questo e' per me uno degli enigmi più grandi: quando capita qualcosa di brutto aggiustare la prospettiva e' naturale; se prima tutto aveva un ordine, dopo quell'ordine sembra pare ch'io caotico, ma perché dobbiamo arrivare fin li per capire alcune cose fondamentali?
Chi ci ha dato l'idea che per essere felici dobbiamo per forza avere tutto?

Ed il pensiero collettivo ha funzionato...

Ho parlato molto al mio midollo.. Anni di corsi di vendita mi hanno insegnato a fare discorsi motivazionali anche anche alle cellule staminali.. E poi il pensiero collettivo di tutti..
Contro ogni previsione ed a scapito dello scetticismo dei medici che pensavano non sarebbero salite.. Eccole li, ieri mattina 27 belle staminali (si, va bene, l'obiettivo era 30, ma onestamente dalla partenza di venerdì di 2 sono molto fiera delle ragazze).
In compenso io che sono sempre molto zen e controllata ero agitatissima, battito a mille e, come mi conosce sa bene, chiacchiera a macchinetta tipico sintomo di agitazione per me.
In realtà, arrivata al centro trasfusionale della Mangiagalli, ho iniziato a rilassarmi un po'. Le dottoresse e le infermiere sono state deliziose, mi hanno coccolato al massimo.
Ti senti strana quando ti collegano alla Cobe Spectra, macchinario per l'aferesi che sembra uscito dal migliore 007 con Sean connery, ti attaccano mille tubicini e monitoraggi e ti dicono che devi stare ferma a letto per circa 5 ore. Ma poi il tempo passa e senti la dottoressa che dice "che belle!" guardando la sacca e sei contenta.. E poi ti curano come una bambina, il succo, il plumcake, .... Che dire a fine operazione persino il cibo della mensa mi e' sembrato più decente..
Tornata in camera ho dormito dodici ore (non pensavo che far girare dentro e fuori dal nostro corpo il sangue tre volte stancasse così tanto) ed ora sono arzilla e pronta al bis di oggi..
E poi, a breve, a casa per un po'

domenica 11 marzo 2012

Cosa ci manca per essere felice?

Come forse si e' capito sto leggendo il libro di Simona Atzori. Un regalo di una cara amica che mi ha colpito profondamente...
Simona e' una brillante ballerina e pittrice, bella, solare, protagonista di molti eventi importanti.
Incarna a pieno lo spirito con cui sto vivendo questa esperienza. (e la chiamo volutamente esperienza e non malattia perche' non accetto di cedere alla visione negativa...)
La volontà di superare gli ostacoli e di non porsi dei limiti, la capacita' di guardare a se stessi in modo pieno e positivo anche quando si e' senza capelli per la chemio o si e' "diversi".
Simona e' diversa perché fa mille cose, ha grande talento e fa le cose in modo speciale. Infatti e' nata senza braccia e quindi ha imparato a vivere a pieno usando i piedi.
Oddio, mi sono detto quando ho iniziato il libro, sarà un polpettone triste sugli handicap.. Ed invece sono oltre la meta', divorata in un giorno, e devo sforzarmi di ricordare cosa rende fisicamente diversa questa donna man mano che leggo la storia fantastica della sua vita.
Ho sempre creduto nella positività come qualità fondamentale per vivere al meglio ma e' facile essere positivi quando tutto va bene. O forse no!
In realtà personalmente mi piangevo molto più addosso nel passato che non ora. Prima ero sempre a lamentarmi su cosa non andasse nel lavoro o nella mia vita, a parlare di stanchezza, del poco tempo per me, insomma, i brontolii sulla vita quotidiana.
Oggi mi sento molto più vicina al modo di pensare e di vivere della scrittrice del libro. Ho meno paura della vita e di ciò che può pensare la gente. Non mi importa se qualcuno, quando mi vede, possa pensare "poverina" perché senza capelli in questo periodo.
Come Simona, un handicap, che nel mio caso sarà solo passeggero (non posso pensare diversamente in merito alla mia malattia) ti aiuta a imparare a Vivere, ti insegna a stare con le altre persone in modo più profondo e più vero. Come dice Simona, l'handicap e' solo negli occhi di chi guarda. Cosa può essere del resto combattere una malattia, anche se bruttina, rispetto alle difficoltà che affronta chi vive ogni giorno con menomazioni fisiche profonde. Eppure queste persone ti insegnano che il pensiero laterale, il sorriso e l'amore di chi ti sta intorno sono il motore per una vita felice anche in situazioni apparentemente più difficili.
Quindi, riprendendo il titolo del libro, cosa ci manca per essere felici?

venerdì 9 marzo 2012

Dal libro di Simona Atzori

Il bello di questa vita sono proprio le persone che incroci lungo il cammino e che aggiungono qualcosa che, prima, nemmeno sapevi ti mancasse.

Qualcosa di positivo e qualche ostacolo sul percorso..

Oggi il mio midollo ha lavorato bene ma potrebbe fare meglio, come ha sempre detto la mia mamma..
I globulini sono saliti alla grande (son quadruplicati da ieri) ma purtroppo le staminali sono pochissime e questo non e' un buon segno per la raccolta..
Ora chiedo a tutti di concentrare le vostre macumbe sulla crescita delle mie staminali per sorprendere questi medici scettici e pessimisti! Pare che sia stato un giro sfigato e che sia andata bene solo una raccolta in tutto il reparto! Quindi devo riuscire a stupirli e fare la rimonta!
E poi il donatore perfetto per ora non c'e ma pazienza, la perfezione non e' di questo mondo e mi accontenterei di un donatore decente quasi perfetto... Son pronta a rinunciare al surfista australiano con gli addominali a tartaruga che sognavo e mi accontento anche di uno alla Danny De Vito basso tarchiato e pelosino! Ma con un bel midollo...
Del resto se tutto andasse troppo liscio mi preoccuperei e qualche piccolo ostacolo sul percorso rende più gustoso il successo finale!

giovedì 8 marzo 2012

Grazie Irma!

La mia suocerina mi ha preparato una fantastica ed abbondantissima dose di melanzane alla parmigiana..
E quindi eccovi la ricetta in versione Irma, light ma buonissima..

Melanzane alla parmigiana

Tre/quattro melanzane nere
Passata di pomodoro
Basilico
Zucchero
Mozzarella fiordi latte
Sale
Olio extra vergine
Aglio

Innanzitutto bisogna preparare la salsa. rosolare senza far colorire uno spicchio d'aglio in due cucchiai d'olio. Versare la salsa e aggiustare di sale. Aggiungere un cucchiaino di zucchero e lasciar cuocere a fuoco basso. Alla fine aggiungere abbondante basilico fresco.
Tagliare le melanzane a fette sottili e disporle su un tagliere coperte di sale. Coprirle con un altro tagliere e lasciarle spurgare per almeno un ora. Lavare le fette di melanzane e asciugarle con un canovaccio pulito. Grigliarle fino a che siano morbide. Affettare la mozzarella a fette sottili. In una teglia da forno disporre un primo strato leggero di salsa e disporre a strati le melanzane, la mozzarella continuando a guarnire con la salsa. Concludere con fettine di mozzarella e, a piacere ma la Irma non lo fa, ma a me non dispiace affatto, spolverare con una bella grattata di pecorino fresco. Cuocere circa quaranta minuti in forno caldo a 180 gradi.

martedì 6 marzo 2012

Riflessioni sul futuro

Oggi parlavo al telefono con una delle mie compari di leucemia..
Ci siamo trovate entrambe d'accordo sull'esigenza di mettere a posto le cose. Intendo fare testamento, chiarire come vorremmo fossero gestite le cose in caso succeda qualcosa e predisporre tutto in modo che la nostra mente sia serena.
I nostri compagni rifiutano queste cose, non ne vogliono nemmeno parlare per paura e per scaramanzia.. Io la penso diversamente.. La vita e' strana, per tutti.. Ho imparato, e non solo dalla mia esperienza, che la vita può stravolgersi di colpo e che tutto può cambiare.. Non penso si debba rifiutare il pensiero della morte in assoluto. Esiste, va accettata e con la volontà di vivere, con un po' di fortuna e di aiuto si può sperare in una vita bella e lunga. Ma, se fosse breve, va goduta per quello che ci può regalare, senza paura..
Sinceramente sono molto ottimista che tutto andrà bene per me e per tutte le nuove amiche di questo periodo. Ma mi rendo conto che tutte noi affrontiamo con estrema lucidità i rischi, le decisioni relative alla malattia ed al possibile futuro..
Chi e' fuori dalla malattia non vuole parlare di queste cose ma il mio non e' un approccio pessimistico o negativo. Anzi, oltre a pensare che sia più scaramantico questo modo di pensare, credo sia solo un approccio lucido alla vita, a prescindere da questi piccoli eventi negativi che ci hanno portato a riflessioni più approfondite..

lunedì 5 marzo 2012

Piove e io penso a come sarebbe bello essere a casa sotto le coperte

Giornata grigia.. Dalla mia finestra al policlinico vedo gente correre qua e la sotto la pioggia con i loro ombrelli o i cappucci tirati su.
In queste giornate, ancora di più, penso a casa, alle mie cose, a quei ritmi di vita a cui ero abituata..
E' ovvio, in un normale lunedì sarei stata di corsa, dopo la sveglia, doccia, colazione, passeggiata umida con Athos e Alice e asciugatura dei pelosi fradici e sporchi e poi pronta per correre al lavoro.
Ma se la giornata di pioggia fosse caduta nel week end allora sarebbe stato bello..
Poltrire un po' sotto le coperte, colazione a letto e poi voglia di pasticciare in casa o in cucina.
Ed invece domani la mia compagna di camera va a casa ed io resto qui.. Speriamo ancora per poco. Ogni tanto viene la malinconia di casa, la voglia di tornare ad una vita normale che invece sembra così lontana..
In realtà sto bene, tutto procede come dovrebbe e mi faccio venire fobie sciocche ed inutili..
Dobbiamo solo aspettare e tenere duro e tutto si risolverà al più presto.
Oggi mi sono anche fissata con un nodulino.. La dottoressa mi ha bonariamente insultata dicendomi di stare tranquilla ma se non ne avessi parlato quanto mi sarei arrovellata!
C vorrebbe un vero confort food ora. Qualcosa di coccoloso che ti faccia sentire avvolta in un abbraccio caldo ed avvolgente (ovviamente in assenza di Massimo).
Qual'e il vostro cibo abbraccio per eccellenza? Quello in cui anneghiamo quando litighiamo con il fidanzato? Quando abbiamo le paturnie e solo voglia di piangere? Quello che ci fa dire "coraggio"?

Per me alcuni cibi hanno un vero potere terapeutico. Tutti pensano alla Nutella! Ed invece no, per me uno di questi e' il pure' (quello vero pero', fatto con le patate, il latte, il burro ed il parmigiano ed una grattata di noce moscata come faceva la mia mamma) o il budino, o i gnocchi o anche, accidenti che nostalgia dei pranzi a casa con mamma e papà quando ero piccola, le scaloppine al Marsala.
Sono una sciocchezza da fare ma le scaloppine (onestamente in quasi tutte le versioni) mi fanno sentire come in quelle giornate in cui tornavi da scuola e avevi mille cose da raccontare e tanta fame di cose buone di casa.

E poi con il pure' sono perfette!

Scaloppine al Marsala

400 gr di fettine di fesa di vitello tagliate sottili
Farina
Una noce di burro
Marsala

Infarinare le fettine di carne e scrollare la farina in eccesso. In una padella antiaderente sciogliere la noce di burro e rosolare le fettine da entrambi i lati. Salare e versare nella padella un bicchiere di Marsala pieno e lasciar consumare a fuoco basso. Servire con una bella porzione di pure'...

Ps le scaloppine sono buone anche con il vino bianco o con il limone e il timo...

sabato 3 marzo 2012

Tutto nella norma....

Tutto e' tornato nella norma... I miei globulini, dopo un momento di sana ribellione, si sono rimessi a fare ciò che tutti si attendevano, ossia scendere vertiginosamente. Ora devo solo sperare che, al momento buono, risalgano...
Nel frattempo un altro weekend e' arrivato, fuori dalla mia finestrella splende un bel sole e il platano davanti alla mia finestra inizia a riempirsi di gemme..
La voglia di uscire e' tanta ma bisogna resistere e come sempre, quando sono un po' agitata penso al cibo.. Avrei tanta voglia di essere nella mia casetta di campagna a cucinare e preparare cose buone.. Mi e' tornata in mente una ricetta fatta tempo fa e schifosamente copiata da una rivista.. E' perfetta per la colazione della domenica, magari a letto con un bel vassoio apparecchiato e due tizzoni di cappuccino e una spremuta..

Torta ai mirtilli

250 gr di farina 00
50gr di farina integrale
150gr di burro
2 uova
120gr di zucchero
1 cucchiaino di lievito
la scorza grattuggiata di un limone
Una filetta di essenza di vaniglia
50gr di pan grattato
1 noce di burro
350gr di mirtilli sciroppati
150gr di mirtilli surgelati (o freschi)

Preparare la pasta frolla:
In una ciotola o nel mixer mescolare velocemente il burro con lo zucchero, aggiungere la scorza di limone e la vaniglia e le uova leggermente sbattute ed infine le farine setacciate con il lievito ed impastare il tutto fino a che non è completamente incorporata ed il composto non è elastico ed uniforme. Formare una palla e riporla in frigo per almeno un ora.
Scolare i mirtilli surgelati e scongelati e quelli sciroppati e mescolarli bene. Rosolare il pan grattato in una padella antiaderente insieme alla noce di burro.
Stendere i due terzi della pasta frolla sul fondo ed i bordi di una tortiera a cerchio apribile. Spolverare la base con il pan grattato, quindi versare all'interno i mirtilli ben scolati, e ricoprire con la pasta rimanente e sigillare bene i bordi.
Infornare a 180° per circa 30 minuti o comunque fin quando la superficie della torta non sarà dorata. Lasciar raffreddare e spolverare la torta con lo zucchero a velo prima di servire.

giovedì 1 marzo 2012

E' ufficiale: ho il midollo indisciplinato..

I miei globuli bianchi non fanno mai ciò che gli viene richiesto.. Ho finito la chemio da alcuni giorni e dovrei essere in piena aplasia ed in attesa di una lenta risalita..
Ed invece no!
Dopo quattro giorni dalla fine della terapia hanno iniziato il fattore di crescita e il mio midollo, appena ha visto la siringhetta a molla con il liquidino all'interno, ha iniziato a iper produrre. Ieri, dopo solo un iniezione, avevo 7000 globuli bianchi ed oggi 9000... Meno male che avrebbero dovuto scendere..
Che dire, i medici sono tranquilli, i globuli sono sani anche se questa reazione non e' normale. Ma del resto, in questa malattia, sono famosa per fare cose anomale contro ogni statistica..

Vabbe', il mio dottore ha detto che significa che ho un midollo "bello solido"!
Oggi faranno subito la conta delle staminali e chissà se avremo qualche bella sorpresa...
Certo che i miei globuli si muovono proprio a caso (per non dir di peggio e non essere volgari)...