Nei periodi in cui sono "fuori", e come dice un amico sembra quasi che parli del carcere, cerco veramente di godermi ogni attimo. Se ripenso a questi giorni mi sento felice delle mille cose fatte e mi viene da riflettere: ma la gente che ha la faccia sempre arrabbiata e cammina tutta "ingrugnita" si rende conto di fare cose belle e divertenti?
Giovedì mercato. Parto munita di mascherina (visto che i miei globulini sono andati in vacanza) e di borse (come sono ecologica) e mi sono scatenata a comprare borragine, tarassaco, cicoria, asparagi, pomodori bellissimi, fragole, pesce a volontà. Intorno a me tante persone tutte litigiose al banco, schiere di vecchietti che brontolano perché devono fare la coda per comprare poi tre mele con quell'atteggiamento da "guarda che ti controllo, non fare il furbo"..
E poi ti trovi la vecchietta che ti fa sorridere, tutta piccina, contratta spietatamente con il ragazzo che vende i carciofi (dieci due euro amico..) e poi lo paga tutto in centesimi e gli spiega anche come li cucinera'... E la faccia del ragazzo mi ha fatto ridere perché c'era affetto ma anche un senso di non sopportazione... E lei a tenerlo per un braccio e a parlare, parlare....
Poi partenza per la mia amata casa in campagna, serata pizza (quella al metro, buonissima, di Montegrosso) e sabato di ozio sulla sdraio guardando il bosco..
Compleanno del mio nipotino piccolo e tanta voglia di abbracciarli e sbaciucchiarli tutti ma pazienza (sempre a causa dei globulini mi e' stato tassativamente vietato).. E' stàto emozionante vederli di nuovo dopo tanto tempo..
Al parco, dove abbiamo fatto la festicciole c'era un ragazzo un po' strano, si aggirava intorno a noi e sorrideva. A un certo punto si e' seduto di fronte a me e mi ha dato la mano.. In passato mi sarei ritratta, lo avrei guardato con diffidenza, ed invece mi e' venuto naturale assecondarlo e dargli la mano ma non ho fatto abbastanza.. In realtà avrei voluto farlo parlare un po', sembrava così solo.. Mi sembra di sprecare delle occasioni per dare qualcosa a chi cerca un contatto.. Ma ero con i bimbi e tutte le altre persone e mi sono trattenuta..
E poi la domenica senza auto! Ma che bella! Siamo usciti in bici ed e' veramente fantastico girare per Milano senza traffico e guardare i palazzi con il naso all'insù senza paura di essere investito..
Pranzo in ristorantino vegetariano con la mia amica Pamela e ancora biciclettata per la città con Massimo.. Domani forze non camminerò più ma oggi me la soo goduta..
Per concludere la giornata salutista minestra di verdure verdi di primavera..
Coste piccole
Cipollotti freschi
Cicoria
Una zucchina
Fiocchi di avena
Un dado vegetale
Sale pepe
Prezzemolo e basilico tritati
Olio extravergine
Tagliare tutte le verdure ben lavate e cuocere in acqua non troppo abbondante. Aggiungere un dado.. Cuocere circa mezz'ora e poi aggiungere due o tre manciate di fiocchi d'avena ed aggiustare di sale. Cuocere altri dieci minuti e spegnere il fuoco. Unire prezzemolo e basilico e un filo d'olio a crudo..
che bello leggerti Cri...
RispondiEliminatra le righe si respira la primavera: quella atmosferica (il pomeriggio in giardino, le verdurine fresche e colorate, le passeggiate in bici)e quella "dell'anima", la primavera di chi, pur avendo attraversato un periodo freddo e buio non ha mai mollato e ora "rinasce".
mi vengono in mente le parole di una canzone, non ricordo chi la canta, ma dice così:
"Cade la foglia in inverno e il ramo rimane solo
ad aspettare
il primo raggio di sole che porta la primavera
così la foglia rinasce più verde, più bella e più forte".
Un bacio
Ro
Il titolo della canzone è "Così presto No" di Biagio Antonacci.
RispondiEliminaIl testo completo dice:
Ti vedo donna da qui mi devi parlare dai raccontami
Due occhi che dentro i miei si lasciano andare un po'
Arrivata la fine di una storia che ha dato e che ha avuto
Mi dici adesso
Così presto no, così presto no
Vorrei poterti aiutare ma l'unica cosa che
Io posso fare
È stare qui ad ascoltarti prestandoti un po' di me
C'è sempre un dopo, e ogni cosa che finisce ci sembra per sempre
E tu mi dici ancora
Così presto no, così presto no
No che non è la tua ultima storia d'amore
Non dirlo mai e non esserne così convinta
No che non è il tuo ultimo giorno di sole
Non dirlo mai e finisci di farti del male
Cade la foglia d'inverno e il ramo rimane solo
Ad aspettare
Il primo raggio di sole che porta la primavera
Cosi la foglia rinasce più verde, più bella e più forte
Ma tu mi dici ancora
Così presto no, così presto no
No che non è la tua ultima storia d'amore
Non dirlo mai e non esserne così convinta
No che non è il tuo ultimo giorno di sole
Non dirlo mai e finisci di farti del male
In ogni lacrima c'è dentro un po' di lui
E tu lascia che asciughi da sola
Tu che non sai che adesso questa canzone è già
La tua nuova canzone d'amore
No che non è il tuo ultimo giorno di sole
Non dirlo mai e finisci di farti del male
A te
Germano
Cri mi raccomando al prossimo permesso per buona condotta torniamo a mangiarci un metro e mezzo di pizza quindi fai la brava...
RispondiEliminaDaria