domenica 11 marzo 2012

Cosa ci manca per essere felice?

Come forse si e' capito sto leggendo il libro di Simona Atzori. Un regalo di una cara amica che mi ha colpito profondamente...
Simona e' una brillante ballerina e pittrice, bella, solare, protagonista di molti eventi importanti.
Incarna a pieno lo spirito con cui sto vivendo questa esperienza. (e la chiamo volutamente esperienza e non malattia perche' non accetto di cedere alla visione negativa...)
La volontà di superare gli ostacoli e di non porsi dei limiti, la capacita' di guardare a se stessi in modo pieno e positivo anche quando si e' senza capelli per la chemio o si e' "diversi".
Simona e' diversa perché fa mille cose, ha grande talento e fa le cose in modo speciale. Infatti e' nata senza braccia e quindi ha imparato a vivere a pieno usando i piedi.
Oddio, mi sono detto quando ho iniziato il libro, sarà un polpettone triste sugli handicap.. Ed invece sono oltre la meta', divorata in un giorno, e devo sforzarmi di ricordare cosa rende fisicamente diversa questa donna man mano che leggo la storia fantastica della sua vita.
Ho sempre creduto nella positività come qualità fondamentale per vivere al meglio ma e' facile essere positivi quando tutto va bene. O forse no!
In realtà personalmente mi piangevo molto più addosso nel passato che non ora. Prima ero sempre a lamentarmi su cosa non andasse nel lavoro o nella mia vita, a parlare di stanchezza, del poco tempo per me, insomma, i brontolii sulla vita quotidiana.
Oggi mi sento molto più vicina al modo di pensare e di vivere della scrittrice del libro. Ho meno paura della vita e di ciò che può pensare la gente. Non mi importa se qualcuno, quando mi vede, possa pensare "poverina" perché senza capelli in questo periodo.
Come Simona, un handicap, che nel mio caso sarà solo passeggero (non posso pensare diversamente in merito alla mia malattia) ti aiuta a imparare a Vivere, ti insegna a stare con le altre persone in modo più profondo e più vero. Come dice Simona, l'handicap e' solo negli occhi di chi guarda. Cosa può essere del resto combattere una malattia, anche se bruttina, rispetto alle difficoltà che affronta chi vive ogni giorno con menomazioni fisiche profonde. Eppure queste persone ti insegnano che il pensiero laterale, il sorriso e l'amore di chi ti sta intorno sono il motore per una vita felice anche in situazioni apparentemente più difficili.
Quindi, riprendendo il titolo del libro, cosa ci manca per essere felici?

1 commento:

  1. Mi piace molto Simona, come ha accettato la sfida della vita e ogni volta che passo qui se sono giù per qualche piccola sciocchezza le tue parole mi ridimensionano. Io sono felice, non perchè abbia chissa che cosa ma perchè i doni che ho ricevuto sono la mia felicità, la mia fede che soprattutto nei momenti più bui mi ha sempre aiutato, mio marito i miei tre figli, i pochi amici ma quelli veri, la mia famiglia.... Lo so sono dei grandi doni e grazie a loro ho superato tanti dolori e ho imparato a gioire per poco.... Penso davvero di essere felice!
    Un bacione Ely

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