martedì 19 novembre 2013

Immunoglobuline e vecchi ricordi..

Milano, pioggia, giornata di esami e visite e terapia..
Sono arrivata al lunedi stanca e un po' provata dopo un week end di sonno interrotto, piccoli malesseri e emozioni un po' tristi..
Stiamo tagliando il nostro amato olmo, il vecchio olmo del mio libro, uno dei motivi per cui abbiamo comprato la casa, il simbolo di tanti momenti.. Ma ora forse anche il simbolo di un sacrificio che deve compiersi.. La mia amica Paola ne e' convinta... Da un anno mi dice "tagliatelo, si e' ammalato insieme a te, quando tu stai meglio lui sta peggio e quando tu sei stata peggio lui dava segni di ripresa.. Ora deve sacrificarsi per te.. "
Non so, e' una visione troppo mistica per me, ma questa concomitanza di tempi e' vera e come non pensare che, oltre ad un maledetto insetto che sta sterminando gli olmi in piemonte, non ci sia un legame tra di noi diverso, piu' profondo..
Son convinta che anche le piante abbiano vita e anima e quindi, nel triste novembre che da sempre raccoglie i momenti difficili della mia vita, un altro angelo tra poco sara' in cielo a proteggerci..
Di lui ci resteranno delle belle tavole, forse domani un mobile che ce lo fara' sentire vicino..
Ora so che sto diventanto melensa, e' un albero in fondo, ma era così' grande, enorme e maestoso che e' difficile non soffrirne un po'...
Per altro tenace.. Una giornata non e' bastata a tagliarlo e sabato prossimo devono tornare... Un ragazzo attaccato alle sue radici, nel vero senso della parola!!
Con questo mood lunedi son partita alla volta del san raf, motivata a scrollarmi la malinconia con una gita all'ikea (meglio della psicoterapia, soprattutto sotto Natale..) tra la visita e la terapia..
La visita e' andata bene, la dottoressa e' abbastanza contenta, e devo tornare all'una per l'infusione di immunoglobuline (un boost di difese immunitarie che ancora il mio midollino produce a fatica.. Una specie di red bull anti influenza!)
Ikea di lunedi, una marea di gente, decorazioni natalizie, carte regalo, etichette, candele, e tutto cio che i geni svedesi riescono a produrre..
All'una sono in day hospital, armata di biscotti allo zenzero per tutti e pronta ad accogliere le ragazze..
Ora, so che per chi non ha mai fatto il fattore di crescita midollare e' difficile da capire ma le immunoglobuline danno (almeno a me) dei dolori simili a quelli della ricrescita midollare... Una sorta di mal di schiena fortissimo in cui ti sembra di avere tanti omini che, partendo dalle creste iliache, iniziano a salire su per la spina dorsale per posizionarsi nella loro nuova casa. E lo fanno a suon di colpi come tanti piccoli scalatori..
Mi si sono scatenati mille ricordi.. L'attesa di questi dolori dopo ogni chemio (simbolo inequivocabile che il midollo si era rimesso a lavorare)  e ancor più dopo i trapianti.. L'attesa dopo la prima, lunghissima aplasia che sembrava non finire mai..
E' passato quasi un anno dall'ultima volta ma certi ricordi sono li, vivi e fortissimi...

3 commenti:

  1. Dai Cristina!!!!Un abbraccio forte!!!!
    daniela

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  2. Dai Cristina il tuo olmo risorgerà sotto altre forme!!!
    Ti abbraccio forte.Maria

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  3. Lo sai come la penso .... x me si è sacrificato il lievito madre. ..quello nuovo sta benone cresce tanto e produco a livello industriale. ...lui sta bene e io pure taty

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