mercoledì 13 marzo 2013

Vattene maledetto!

Inizio ad essere un po' stufa! Il malefico citomegalovirus si ostina a tenere le sue posizioni.. Sono pochi, sparuti come le particelle dell'acqua Lete, ma non mollano... Il gruppo delle infermiere del DH del San Raf continua a dargli litri di antivirale ma loro niente, non mollano e l'ultima guarnigione tiene le posizioni.. Le mie guarnigioni invece crollano miseramente grazie al fuoco amico (il farmaco sembra fare quasi piu' vittime tra gli amici che i nemici...) e quindi io giro come una reduce di Fukushima con mascherina con filtro anche per strada..
Vabbe, comunque nulla mi ferma tra cene da amici (ovviamente sanificati e verificati in termini di condizioni cliniche) e pranzi etnici al mio amato Nu, passeggiate (san raf-casa sette km circa!! Tra milano due e il parco..)  e solita attivita' culinaria..

A questo riguardo, sono in arretrato di alcuni giorni ed ecco una sintesi delle cose piu carine fatte in questo periodo di latitanza dal blog..

Per le amiche che chiedono sempre ricette fattibili e salate ecco un classico alleggerito di una ricetta delle nostre zone:

Involtini di verza

Una verza piccola
Una patata grande
300 gr di salamini (io ho quelli di vacca, del mandrogne, specialissimi delle mie parti) o di salsiccia buona
1 uovo piccolo
Salsa di pomodoro un barattolino piccolo (non deve esserci troppa salsa)
Prezzemolo
Vino rosso
Aglio
Olio evo

Lessare la patata e, nella stessa pentola, sbollentare le foglie di verza staccate delicatamente dal torsolo (servono integre per fare gli involtini)
Una volta morbide, farle asciugare su un canovaccio e togliere con un coltellino le costole piu dure che renderebbero difficile fare l'involtino.
Schiacciare la patata con lo schiacciapatate e mescolare in una ciotola la patata, i salamini spezzettati, l'uovo, sale, prezzemolo e l'aglio tritato.
Con il ripieno farcire le foglie di erza e fissarle con uno stecchino.
In padella rosolare un altro spicchio d'aglio (intero) con un filo d'olio, rosolare gli involtini, sfumare con mezzo bicchiere di vino rosso e far sfumare bene per far evaporare tutto l'alcool. Unire il pomodoro e far cuocere piano per circa venti minuti.
E' una cosina casalinga, semplice, saporita e completa..


Dopo di che, a parte queste cosine per cena (anche perche' se propino a Max ancora qualcosa di etnico mi picchia e con le mie piastrine sai che lividi!) sto testando tutti i dolci del libro di Sal De Riso! Per chi non lo conosce dico solo che e' un fantastico pasticcere della costiera amalfitana che magari avrete visto alla prova del cuoco.. Noi ci siamo andati apposta, scendendo a piedi da Ravello e sbucando affamati nella piazzetta di Minori dove c'e' la sua mitica pasticceria e ne siamo rimasti estasiati.
Per ora ho testato due ricette e questa volta, contrariamente alle mie abitudini, non ho vambiato nulla e seguito pedissequamente gli insegnamenti del maestro..

Fantastiche entrambe.. Eccole sperando che la Rizzoli non mi faccia causa..

Caprese al limone

100 gr di olio evo
120 gr di zucchero a velo
200 gr di mandorle pelate
180 gr di cioccolato bianco
30 gr di scorzette di limone candite
1/2 baccello di vaniglia
1 limone costa d Amalfi
5 uova intere
60 gr di zucchero
50 gr di fecola di patate
5 gr di lievito in polvere per dolci

Frullare le mandorle con lo zucchero a velo e i semini di vaniglia. A parte grattuggiare il cioccolato. In una terrina montare con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino a triplicarne il volume.
A parte unire la miscela di mandorle e zucchero al cioccolato, alla fecola setacciata con il lievito. Miscelate e unire l'olio e alla fine le uova mescolando delicatamente dall'alto verso il basso. Versare in una tortiera imburrata e infarinata con fecola di patate di 22 cm e infornare a 200 gradi. Dopo 5 minuti abbassate la temperatura a 160 gradi e cuocere 45 minuti.
Far intiepidire nella teglia e sfornare solo quando tiepido. Far riposare qualche ora e spolverare con zucchero a velo..

Budino al panettone in salsa all'arancia (secondo me pero' vale la ricetta anche per la colomba)

500 gr di latte fresco
5 uova intere
75 gr di zucchero
400 gr di panettone
1/2 bacello di vaniglia
1/2 limone costa d'amalfi

Per la salsa

200 gr di fettine di arancia non trattata tagliate sottilissime
100 gr di zucchero

Portare a ebollizione il latte con la scorza di limone e la vaniglia. A parte sbattere le uova  con lo zucchero e unire a filo il latte bollente filtrandolo attraverso un colino. Deponete sul fondo dello stampo da budino il panettone a pezzetti e versare sopra la midcela di uova e latte. Porre lo stampo in un bagnomaria di acqua fredda  e mettere in forno a 160 gr per 45 minuti. Se l'acqua bollisse aggiungere un po' di acqua fredda al bagnomaria.
Togliere il budino dal forno e farlo riposare nel suo bagnomaria fino a che non sia raffreddato. Dpo di che metterlo in frigo a + 4 gradi.
Mettere in un padellino le fettine di arancia con lo zucchero facendole candire e facendo rapprendere lievemente la salsa.
Sformare il budino, decorararlo con le scorze d'arancia e versare la salsa d arnace.

Entrambe fantastiche!





1 commento:

  1. Che belle ricette...proprio appetitose...Brava!
    Adesso ho l'imbarazzo della scelta tra le ricette del tuo libro...e quelle che graziosamente ci passi.
    Per quanto riguarda il citomegalovirus prima o poi dovrà soccombere...prossimamente voglio leggere...E' stato abbattuto!!!
    Un abbraccio. Maria

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