Dopo due mesi di ospedale finalmente ci dicono che possiamo spostare la mamma... Sono contenta anche se non cambia radicalmente la situazione. E' un po' come portarla a casa anche se andiamo in clinica...
Non so se a quel punto mi sia rilassata, se il mio cervello abbia pensato inconsciamente che lei sarebbe stata accudita meglio e che io avrei potuto tirare un po' il fiato, fatto sta che mi sono ammalata...
Prima un po' di raffreddore ed influenza e sempre più debolezza, sempre quei lividi strani... Il mio medico minimizzava (per usare un eufemismo) ed io a dirgli "ma mi sento debole"..
Svengo in banca e penso ad un calo di pressione, sono bianca come un cencio e penso "chissà magari ho qualche valore sballato"..
Ho la tachicardia e la domenica decido che forse e' meglio andare al pronto soccorso (ignara di tutto, giusto per mettermi tranquilla e fare un elettrocardiogramma) ...
Da li il cataclisma! Il dottore mi fa i prelievi, l'elettrocardiogramma e' a posto, ma poi arrivano gli esiti. Lui e' bianco come un cencio, mi fa coricare e mi dice di non muovermi, e che mi deve ricoverare... L'emoglobina e' bassissima e i globuli bianchi altissimi...
Mi sembra di essere in un frullatore, Massimo e' senza parole.. Ci guardiamo e non riusciamo quasi a parlare...
Poi mi dice che mi trasferisce al policlinico.. Il miglior centro di ematologia che conosce...
Arrivo qui e inizia questa gara a ostacoli che sto vivendo...
Mamma mia Chicca...
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