venerdì 22 marzo 2013

Un bellissimo ricordo riemerso dall'infanzia

C'era una volta la famiglia Bitopilaci, c'era papa' Bibo, mamma Layka e i piccoli Topino e Cicio..
Bibo era un incrocio di tante razze ed esperienze molto somigliante ad un bracchetto, Layka, dall'importante nome della cagnetta mandata nello spazio, era una vigorosa e morbida signora sale e pepe tipo barbone ma con stupende ed uniche orecchie ad elicottero. Topino, era un cucciolo bellissimo ma mai cresciuto, se non nell'immaginario mondo della famiglia Bitopilaci e Cicio un fiero volpino pieno di carattere.
A questi membri della famiglia si sono poi aggiunti negli anni altri personaggi fondamentali come il Biancone, arrivato tra mille peripezie e con un caratterino non facile e dentini belli poderosi, un fisico non proprio sagomato e orecchie marroncine su un corpo bianco e, per ultima, La Ciuffa, in realtà Ciuffina ma piu spesso la Ciuffa, in origine una bella cucciolina tutta nera con un ciuffetto bianco sulla coda e poi una bella ragazza stile labrador.. A creare scompiglio..
La famiglia Bitopilaci e' uno dei piu bei ricordi della mia infanzia. Ero piccola,  i miei genitori avevano appena comprato il negozio ed io passavo le mie giornate nel laboratorio di prodotti per salumifici di mia zia e di mia nonna e mia zia, per intrattenermi senza dover smettere di lavorare, creava ogni giorno questo mondo magico in cui i Bitopilaci vivevano come umani in sembianze da cane tra mille avventure. Ora non ricordo le storie nel dettaglio ma ricordo la trepidazione con cui aspettavo di andare li ad ascoltare le storie dei Bitopilaci.
Grazie zia sono dei ricordi stupendi..
In realta questa massa di pelosi era il piu eterogeneo, buffo e incredibile gruppo di cani mai assemblato:
Bibo era un genio, arrivato prima di me, e' stato il padrone della casa per un po' e mi ha sempre osservato con un certo distacco. Un cane molto piemontes-british con una certa flemma ma capace di scatti e di corse fulminee e strategie geniali. Il giardino dei miei confina con quello della casa di mia nonna dove c'era anche il laboratorio di cui parlavo. Li Layka e Cicio possedevano una cuccia gigantesca che a Bibo piaceva molto ma nella quale non gradiva entrare se gia occupata..
In piu papa non sempre lo faceva passare di la dal cancelletto.. Innanzitutto Bibo ha imparato come superare il primo ostacolo in assenza di qualcuno che gli aprisse il cancelletto: scavalcare la siepe, papa alzava la recinzione e lui come un gatto saliva piu in alto e saltava di la..
Dopodiche doveva far alzare i due legittimi proprietari della cuccia...la tecnica geniale era:
Abbaiata al cancello che significava in lingua canina "postinoooo" partenza dei due che non potevano   assolutamente perdersi una seria abbaiata al postino e Bibo, fulmineo si posizionava al centro della cuccia, bello comodo e i due rientravano ansimanti, delusi per essersi persi il postino e impossibilitati a salire sulla cuccia e passavano il resto della giornata sul pavimento..
Un genio assoluto!
A cui pero devo dire piaceva anche vincere facile perche Layka non era proprio un genio.. Buona buona ma sveglissima no..
Era la cagnona di mia nonna, onestamente uno dei piu brutti incroci mai visti (solo la mia zietta la trovava carina con gli occhi dell'amore). Arrivata a casa non ricordo per quali vie e' cresciuta con Cicio e evidentemente non aveva chiari alcuni principi base. Per cui vedendo Cicio che alzava la gamba per far pipi aveva pensato che fosse l'unico modo per farlo ma, essendo femmina, con una gamba non riusciva ed aveva inventato un modo assurdo per cui si appoggiava con le gambe posteriori ad un albero e le alzava entrambe.. Non ricordo se la facesse anche come le cagnoline normali..
Cicio era un bel cane, il classico volpino, rancoroso e poco socievole. Il suo unico amore era mia nonna... Peccato che quando la nonna rimase lontana per due settimane per un intervento lui fosse cosi' offeso da non rivolgerle lo sguardo per molti e molti giorni.. Rancorosi i volpini!
E poi il Biancone, una specie di tubo bianco con orecchie ritte marrone chiaro raccattato da mia madre (che ha sempre avuto una particolare predisposizione per questo) lungo il viale, sporco, magro tutto acciaccato e portato a casa... Un cane dolcissimo ma con due enormi handicap.. Era epilettico e durante le crisi ha fatto saltare i tendini della mano sia a mio papa' che a mio nonno e un terrore folle di botti e temporali per cui poteva truciolare una porta in cinque tuoni..
Comunque uno dei piu grandi amori della mia mamma
Ed infine la Ciuffa, il mio primo vero cane. Mio proprio mio... Faceva parte di una cucciolata disgraziata che stava su un carretto nel garage di un carrozziere vicino a noi.. Abbiamo sistemato gli altri in altre famiglie diverse e lei e' diventata mia. L'ho vestita, le ho raccontato tutti i miei segreti, i miei pensieri di bambina, l'ho coccolata e vessata come forse solo da bambini si puo fare... Con quella comunicazione senza filtri che ti e' concessa per i pochi anni dell'infanzia mentre un cane vive cosi tutta la sua vita... Ciuffina e' vissuta tanto, io sono cresciuta, andata all'universita a Milano e quel legame si e' modificato.. Ma gli anni dell'infanzia sono stati fantastici, una grande amica silente, un po tontolona, golosa e testarda ma li.. Sempre con me

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