domenica 27 maggio 2012

E siamo già a meno sei...

Questi primi giorni di chemio trascorrono tranquilli, pochi effetti collaterali nel breve (ma come sempre per rassicurarti ti dicono che arriveranno dopo) e tempo per me, per pensare, leggere, scrivere e parlare con le amiche, con papa', la zia e, finalmente dopo due giorni, rivedere Massimo.. E ieri anche avere notizie dei miele amatissimi toponi... Cme mi mancano i due pelosi biondi...
Oggi e' domenica, dal mio acquario vedo qualche albero ed una luce grigia e penso a come trascorrere la giornata. Voglio approfittare delle giornate buone per fare tante cose (e vi chiederete come date le dimensioni decisamente risicate della stanza e i limiti fisici indotti dall'essere legata a un palo appeso al soffitto) ma con la fantasia si può volare ovunque e sto pensando a tante cose belle da organizzare e, come da sempre dice la mia amica Milena, con le domande del giornalista schedulo tutto in vari step...
Chi, come, quando perché e dove..
Ogni progetto della nostra vita dovrebbe legarsi a questi quesiti..
Il chi e' fondamentale: questa esperienza di vita mi ha legato a persone impensate e allontanato terribilmente da chi mai avrei pensato mi avrebbe lasciata sola. Sono forse luoghi comuni ma e' profondamente vero che la difficoltà rafforza i legami. E quindi, in ogni progetto futuro, diventa fondamentale decidere con attenzione chi coinvolgere..
Stessa importanza riveste il come: ho alcuni progetti per il mio domani (se, come sono certa, ci sarà) e mi legano fortemente alla mia mamma, a papà e ai miei cari. Progetti che spero, nel loro piccolo, possano dare piccoli aiuti ed in cui avrò bisogno di nuovo del chi, di chi crederà che possa avere un senso farlo..
Quando: bella domanda questa? Dipenderà da tante cose ma soprattutto da come starò. Ma spero nel breve..
Perché: perché dopo una vita di sano egoismo in cui pensi che le cose brutte capitano al di fuori della tua cerchia, dopo una vita in cui pensi che ci penserà qualcun altro, ti rendi conto che puoi fare qualcosa. Vengo da una famiglia che da sempre, anche quando era piena di debiti in gioventù, ha sempre creduto di poter fare e dare qualcosa. Cosa mi spaventa? Mirare al meglio gli aiuti, essere all'all'altezza insieme a coloro che mi aiuteranno nel canalizzare le energie e le risorse e fare qualcosa di vero.
Il dove nemmeno a dirlo, sono caduta in un mondo così speciale, in cui l'attenzione, la professionalità, il sorriso, la competenza e la passione cozzano con le difficoltà della sanità italiana. Chi può, pur nel suo piccolo, dovrebbe pensare di aiutare chi vive queste esperienze a stare meglio..

3 commenti:

  1. raramente ho conosciuto una persona con la tua sensibilita'!

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  2. parlando di progetti futuri avrei tanta voglia di farti conoscere Marta e Monika, le 2 socie con cui avevamo organizzato il catering che ci ha procurato Monica B., forse Raffa te ne aveva parlato... ci aveva dato anche una mano con gli aperitivi.
    Voglio fartele conoscere perchè ci manca una persona come te per aggiungere idee, per sperimentare nuove alchimie in cucina, e cosa più importante, per trovare il coraggio di partire vincendo la paura di lasciare il famoso "posto fisso"!

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  3. E' bellissimo che tu faccia progetti per il futuro in questo momento. E sei anche fortunata...dalla mia finestra si vedeva il cementificio...almeno dalla tua si vedono gli alberi :-)
    Mi piace la tua forza ed il tuo spirito combattivo. Continua cosi!
    un abbraccio
    Vale

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