venerdì 26 ottobre 2012

Ciao Gianmaria..

Sei lassu, oggi  ricorre l'orrido anniversario di quel giorno in cui sei uscito di casa e non sei  piu    rientrato..
Non dimenticherò mai la telefonata di Rossana, ero in ufficio, lo sgomento, l'incredulità, l'incapacità assoluta di pensare che tutto ciò' fosse in qualche modo reale. Sei stato il primo vero scontro brutale con la  morte...
Ho un ricordo confuso di quei giorni, sono corsa a casa vostra volevo fare qualcosa e non potevo fare nulla, cercavo di stare con le bambine sentendomi incapace di entrare nella dimensione di gioco di cui loro  avevano bisogno, cercavo di stare con Rossana, ma lei era talmente sopraffatta da non poter essere aiutata da nessuno. Avrei voluto abbracciarla e dondolarla e dirle che non era sola ma non me lo permetteva...
C'era confusione, i genitori di ross, i tuoi, tua sorella.. Alla fine credo di aver solo cucinato per tre giorni e giocato il più possibile con le piccole, incapace di aiutare anche Allegra...
Ora so che sei lassù,' mi guardi e forse penso che fai un po' di tifo per me magari sgommando in giro per il paradiso...
Io non voglio un funerale, se non tra tanti tanti anni, ma se mai dovessi averne uno lo vorrei così, come il tuo con un milione di amici, i tuoi tutti vestiti Outburn, con il sole e un senso di affetto nei tuoi confronti che si palpava nell'aria...
Ho tanti ricordi legati a te, all'inizio, tu e Ross appena sposati e Athos cucciolo che correva per tutta casa mollando bisognini puzzolenti, a Tropea, a bere amaro del capo fino a notte fonda, a Briga, mentre ti ostinavi a grigliare perché' ti piaceva tanto, o quando volevi mangiare fuori la sera e c'erano quindici gradi, nello show room, quando ti brillavano gli occhi per un modello nuovo che ti convinceva particolarmente, la domenica mattina quando preparavi i pancakes, in costa azzurra quando io e ross e tutte le pozzies ci eravamo fatte il viaggio della speranza comprensivo di lettino da viaggio e materasso blob che non voleva stare arrotolato perché  tu e Alberto dovevate fare non so più' quale valico e siete arrivati a mezzanotte e sinceramente vi avremmo strozzati.
Tanta vita e' passata e in tanti momenti c'eri anche tu... Ora io combatto e tu vegli sulle tue piccole da lassu.. Sono belle, serene e simpatiche, non potresti esserne più fiero. Domani guardero' fuori da questa micro finestrella e se vedrò una scia bianca nel cielo capiro'  che e' un tuo burnout di saluto agli amici..

1 commento:

  1. Sono sicura che Gianmaria da lassù vegli sù di te perchè sei un amica straordinaria e unica.

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