lunedì 8 ottobre 2012

Sogni notturni di vita professionale..

Questa notte ho fatto uno di quei sogni vivi, reali, che guardi da spettatrice come se fossi al cinema, immersa nella sala buia.
Ero rientrata al lavoro, con i miei bei capelli corti e sbarazzini, gli occhiali bianchi e tailleurino di ordinananza. " Cristi', va con questo nuovo commerciale a sto attacco concorrenza... Non possiamo perderlo accidenti!
Io e la povera commerciale di turno partiamo, come ai bei vecchi tempi, alla volta della solita multinazionale che ha incaricato un giovane buyer di belle speranze di stritolare il conto economico del fornitore per meri obiettivi di statistica e di budget...
Sono anni che faccio questo lavoro e l'ho sempre trovato divertente anche se mi rendo conto dell'enorme valore di tensione psicologica che davo a questi momenti.. Ed invece mi muovo nel sogno come una guru zen, rilassata, competente come sempre, serena e divertita..
Ufficio asettico, un metro e mezzo per due, tutto bianco, scrivania, due sedie scomode da un lato e due dall'altra telefono...
Morettone in grisaglia con cravattona e sguardo trasversale (vorra' pure fare il piacione? No, e' la solita tecnica blandisco e attacco), saluti  e presentazione di rito, e parte all'attacco!
I colleghi che mi leggono probabilmente vedono un copione gia' visto: "situazione economica difficile, dobbiamo Assolutamente ridurre i costi, Il vostro servizio e' assolutamente paragonabile a quello di altri, Siamo forti nei confronti del sindacato che ormai non conta piu' niente, Dobbiamo ridurre del 20 per cento i costi altrimenti dobbiamo licenziare (cosi cercano di far sentire in colpa te della loro mala gestione), possiamo partire con il nuovo servizio mese prossimo.. E poi l'affondo "e poi lo so che non  vi potete permettere di perderci, e' questione di vita o di morte..."
Ed io, con la calma del Dalai Lama gli rispondo, " da quasi un anno negozio una trattativa di vita o di morte, non credo ve ne possano essere altre! Per cui, se ha interesse concreto a trovare una soluzione comune che rispetti il lavoro serio ed onesto mio, suo e dei colleghi proseguiamo... Altrimenti penso che io e la collega andremo a prendere un te con due buoni pasticcini..."
A quel punto sono entrati gli infermieri per prendere i parametri vitali della mattina, pressione, ecg, e mi hanno svegliato ed io non sapro' mai se il cliente e' rimasto... Ma qualcosa nella mia esperienza mi mi fa pensare di si e mi viene da ridere...
Dopo questo scritto il mio capo stramazzera' al suolo e dira' oddio, quando torna la chiudo in uno stanzino e butto la chiave, ma pazienza.. Mi sono svegliata allegra, con un sorrisino scemo sulla faccia e penso che il lavoro e' bello, ci riempie la vita, ci arricchisce ma che va preso con il sorriso, sempre, perche' le negoziazioni piu' dure della nostra vita spesso sono con noi stessi e li si che non sai  mai per certo se vincerai!

1 commento:

  1. hai ragione Cristina, è l'unica trattativa che esiste anche quando non si è malati!
    Io credo si muoia anche quando si spreca il proprio tempo, non quando si ozia al sole su un'amaca ma quando non si riesce ad apprezzare il bello che ci circonda.
    E' pazzesco come l'inconscio ci parli attraverso i sogni. Se racconti questo sogno a qualcuno del mestiere (psicologo) gli dai materiale prezioso.

    RispondiElimina