mercoledì 10 ottobre 2012

Sara' l'emoglobina bassa ma son gnagnera e frignona...

E' inutile, anche a me, la regina del pensiero positivo e della convinzione che alla fine tutto si risolverà, capitano giornate di gnagnera...
Sara' che l'emoglobina bassa mi fa sentire debole,
sarà che l'attesa e ' sempre una cosa snervante,
sarà che, per quanto rispetto al mio solito stia facendo poche ricerche, so bene che la statistica gioca a sfavore,
sarà che mi sembra che, visto che sto abbastanza bene, dovrei essere altrove a baciare mio marito,  sarà che fuori e' grigino ed io son metereopatica,
sarà che mi annoio un po' e che mi sembra di sprecare il tempo,
 sarà che ho paura e, per quanto il buon dottor Manenti dica che io sono una maestra della elaborazione e della consapevolezza (non e' che qui mi blandiscono tutti solo perche' se non son troppo petulante!), la fifa ogni tanto ti prende come un nodo allo stomaco e non c'e' modo di scioglierlo.. 
Sara' questo o solo che siam donne e pur se non mi e' chiaro se ho ancora qualche ormone che gira le crisi di gnagnera fan parte del personaggio femminile per eccellenza...
Come diceva un mio adorato capo del passato "oddio, ccia' le sue cose!"... Ora io quelle nemmeno le ricordo (uno dei pochi benefit del pacchetto) ma la sensazione di malinconia patturniosa che si, va bene, e' pur ben giustificata ma perche' diversa da ieri o da il think positive di mille altri giorni mi ha preso oggi ed in effetti ricorda quelle giornate in cui entravo in ufficio con quell'espressione un po' così ed era meglio non parlarmi....
E pensare che nei deliri mattutini ho anche elaborato un idea di business futuro facendo mentalmente conto economico, predisposizione della campagna di comunicazione, struttura del servizio e servizi accessori disponibili, pricing fino a spingermi a definire le bozze di proposte ristorative stagionali....  E l'ho organizzato anche pensando a come garantire il servizio quando devo andare a fare i controlli...
E' questo che intendo sull'essere donne, saltiamo da progettazione di business, risistemazione virtuale dell'armadio e creazione di nuovi abbinamenti (e' si mi son pure venute due ideuzze per rinnovare un paio di capi un po' datati - Miriam preparati! (E la mia mitica sarta di fiducia) a il baratro della gnagnera sterile e lacrimosa per poi scrollarci le spalle e dire: vabbe' vediamo cosa scrivono sull'ultima rivista arrivata qui nella mia stanzetta...

3 commenti:

  1. Hei Cri io aspetto ancora un tuo corso di cucina live.....forza!!! Ci manchi tanto non mollare.
    Un abbraccio virtuale (per ora)
    Patrizia

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  2. Mia cara, dunque...capisco capisco capisco!!! Però ci sono dei piccoli escamotage per venirne fuori: la musica, in primis. Potrebbe esserlo anche per te? Pensa a un cd che ti piaccia da impazzire, qualcosa che ti abbia fatto ballare in maniera indegna quando a casa nessuno ti vedeva e mettilo su! La musica è una cura, sempre. Spero di esserti stata d'aiuto, anche se non ci conosciamo. Ah, dimenticavo: oggi esce Vanity Fair, il giornale per noi donne che a volte avremo anche la gnagnera ma quando non l'abbiamo, sì che ''spacchiamo''!! Un abbraccio. Stefi

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  3. Vabbè la giornata di gnagnera ci sta tutta. A me, che sembravo incosciente per quanto sorridevo in sterile, ciclicamente mi veniva la giornata no. E c'è poco da essere ottimiste come noi, la paura c'è e rimane. L'importante è superare il momento, guardarla in faccia e farle un bel sorriso. Tanto poi il momento no passa e torniamo noi.
    Ti abbraccio

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