Ieri Lucia e' diventata un angelo.
Ha perso la sua battaglia. Ha lottato fino allo stremo a fianco alla sua mamma e a suo marito.. Ma questa malattia infame ha vinto un'altra volta.
Ed io sono qui, a combattere ancora ed a pensare come ci siamo conosciute, al percorso fatto insieme, alle paure ed alle speranze che ci hanno accomunate..
La prima volta ci siamo incontrate facendo la spirometria. Questa bella ragazza alta, magra elegante.. Abbiamo iniziato a chiaccherare da subito, come due vecchie amiche ma pensando fosse un incontro fortuito.. Poi, due giorni dopo mi hanno trasferito e ci siamo trovate insieme.. I giorni sono passati tra un film, un programma politico, la lettura del corriere e chiacchere sulla casa, sui vestiti, sui bambini, su tutte quelle piccole cose di vita quotidiana che ci piacevano.. Abbiamo sognato insieme giornate al mare da lei, week end in campagna da noi, certe che il domani ci sarebbe stato. Era nata un amicizia con lei, con Diana la sua fantastica mamma, con Roberto..
Abbiamo parlato tanto di noi, delle nostre amiche pazzerelle, dei nostri mariti cosi adorabili ed innamorati, dei dolori provati nella vita (la mia mamma ed il suo papa'), abbiamo riso dei comportamenti dei medici, scherzato sul terribile cibo della mensa, ironizzato sulle nostre fissazioni. Poi sono andata a casa e tutto a iniziato sempre piu' a precipitare..
Ora e' in cielo ed io sono arrabbiata. Sono arrabbiata con la vita e con questa brutta malattia che ruba le persone belle. Non c'e' un perche', e' inutile prendersi in giro e cercarlo..
Egoisticamente ho paura... Roberto ieri mi ha detto che io devo farcela anche per lei ma e' dura crederci sempre perche' ti chiedi perche' tu e non un altro... Poi respiro a fondo e ricomincio a lottare e sperare..
Lucia, ora sei lassu' con tante persone che ho amato. Voglio pensare che oggi sia serena, che i dolori siano passati, che tu sia in costume, con i capelli lunghi, bella e radiosa come ti ho visto in molte foto a guardare con occhi pieni di amore la tua famiglia che ora affronta questo incubo ma che pian piano trovera' la forza di procedere per i tuoi cuccioli.. Tu continuerai a giocare ai numeri con Annalisa da lassu' e continuerai a proteggerli per sempre..
Ti voglio bene
Non sai quanto dolore stamattina...alla notizia che Lucia è volata via...anch'io sono arrabbiata. anche se non la conoscevo,attraverso i tuoi racconti per me era diventata una persona cara.La vita è ingiusta ,la mia fede vaccilla...ma tu devi vincere anche per loro!!!
RispondiEliminaCome capisco i tuoi sentimenti!!! La rabbia, il dolore, la paura...io, per quanto mi riguarda, ci aggiungo anche il senso di inadeguatezza...quella specie di senso di colpa per essere quella che è sopravvissuta (e che ne è immensamente felice!)
RispondiEliminaTi abbaraccio e tu continua a lottare per te, per la tua vita, per i tuoi cari e anche per chi non c'è più
Ciao Cristina, mi dispiace tanto... Per lei, per i suoi bambini e per te che sei stata una sua amica. Io capisco la tua rabbia, lo sarei anche io nei tuoi panni. Viene da dire 'A tutto c'è un limite..!!' e aggiungerci una sfilza di parolacce.
RispondiEliminaL'unica cosa che mi sento di dirti oggi è di cercare di essere forte, anche x lei. E che ti mando un grande abbraccio. Forza Cristina.
Stefi
Quanta tristezza...quanto dolore e quanta paura!!!! questa malattia è proprio un'infame !!! però Cristina io ci credo ancora, qualche giorno e faremo fluire piano piano tutti i pensieri più brutti, e poi lasceremo di nuovo posto alla speranza che ci accompagnerà sempre !!!! (anche noi venerdì abbiamo perso la nonna, mio marito non ha fatto in tempo a rivederla ) ti abbraccio fortissimo Iole
RispondiEliminaCiao, mi dispiace molto, c'è poco da dire, se si vuole cmq trovare qualcosa di positivo (certo solo per chi è in salute) posso dire che dopo un lunedì mattina in perenne ritardo su tutto, dall'asilo all'ufficio, passando un'ora devastante di burocrazia in Questura per il passaporto di Luce, un paio di clienti incazzati col mondo, leggo il tuo blog, sono triste, ma poi mi sento molto leggero e fortunato e spero di passarne un sacco di lunedì così e di ricordarmelo per un pò.
RispondiEliminaA presto, Gigi
Ciao Cri, sono Rita la cugina di Lucia.
RispondiEliminaSiamo tutti arrabbiati perché questa malattia mostruosa ci ha portato via Lucia. Il dolore per la perdita della mia cara cugina è grande, è un dolore fisico, un macigno sullo stomaco che fa male, troppo male.
Lei amava vivere e ha sempre lottato, senza mai rassegnarsi,voleva tornare dai suoi adorati cuccioli, dalla sua splendida famiglia.E' tutto così ingiusto! Dovremo imparare a vivere senza la sua presenza fisica ma sicuri che lei continuerà a vivere nel nostro cuore e nei nostri pensieri.
Anche lei ti voleva bene. Era così contenta di condividere le lunghe giornate di ospedale con una persona speciale come te.
Lucia da lassù veglierà anche su di te perché continui a combattere con coraggio e determinazione.
Ti abbraccio forte, Rita
Stavo parcheggiando sotto casa quando e' squillato il cellulare: "Adri, devo dirti una cosa ..." E' iniziata in quel momento una nuova fase anche della mia vita. Da allora, esistono la quotidianità e la resistenza. Resistenza alla paura, a volte celata, altre accennata, altre ancora condivisa. Resistenza nell'attesa di poter dire che sei infine guarita. Resistenza, mentre facciamo progetti che con ogni fibra del mio essere desidero, voglio, si possano realizzare. Con l'intima convinzione, quand'anche irrazionale, che sia solo mantenendo forza e concentrazione che si combatte questa malattia, la tua malattia.
RispondiEliminaParliamo di tutto, ma qualcosa d'inespresso talvolta rimane.
Anni fa e per molto tempo, mi sono sentita a disagio ogni volta che qualcuno accennava a qualche malanno accaduto a familiari o amici: mi sembrava, con quello che era capitato ai miei, che guardandomi le persone pensassero al peggio, temevo di togliere speranza, di non poter dire, in maniera credibile, "si risolverà ogni cosa per il meglio". Poi, un amico mi disse, senza immaginare la portata di quella frase, che le persone che mi stavano vicine, le persone che amavo, sembravano segnate da vita breve. E, per quanto illogico, non ha fatto che dare voce a una parte di me, che continuava a sentirsi colpevole.
Ti dico questo, qui e adesso, perché so quanto male facciano questi pensieri, perché so quanto tutti i lutti che stai vivendo possano, per quanto la ragione sappia che non sia così, farti sentire in qualche strana forma "responsabile".
Amica mia, so che lo sai, ma te lo ripeterò allo sfinimento, tu sei incolpevole della tua malattia e della sorte capitata alle persone che ami e ai nuovi affetti e legami di questi difficili mesi.
Non potevi, non puoi, ne' tu, ne' altri, condizionare il destino di chi ti circonda, ma regalare giornate liete, momenti intensi, di leggerezza e di affetto, questo si, potevi donarlo e donatertelo e lo fai ogni giorno, preoccupandoti di tutti noi a cui vuoi bene.
Il destino di Lucia affligge. Non sono davvero in grado di trovare un senso a una vita interrotta anzitempo, un destino che porta via lei e che cambierà, credo sia inevitabile, il cammino della sua famiglia. Il mio solo augurio e' che riescano a lasciar andare la rabbia, quando saranno pronti, perché penso possa esserci dolcezza e consolazione anche nella malinconia dei ricordi.
Fatti cullare e proteggere da Massimo, tu non cedere. Io resisto.
Ti voglio bene.
Alla dolce Lucia...mi viene giusto in mente la sera che avete trasformato la camera in cinema...son sicura, con la tua forza hai regalato a Lucia tanti momenti felici e tu hai avuto il privilegio di conoscerla!!!
RispondiEliminaLa vita a volte è stramaledettamente ingiusta. La mia speranza è che esistano universi paralleli dove tutto possa continuare normalmente, con i propri cari, gli amici, e tutte le cose materiale che ci circondano. Un abbraccio a mamma Diana, che non vedo più da molti anni, ma che ricordo ancora con grandissimo affetto.
RispondiEliminaGrazie Chicca, le parole che hai scritto sono vitamine per il cuore.
Fabio (Milano)
Tra pochi giorni a Catania, si celebra la festa di Sant'Agata la protettrice della città...Io mi sono rivolta a Lei affinchè ti dia la forza necessaria per superare questo momento...e come fanno tutti i catanesi devoti ho chiesto una grazia...la tua completa guarigione!!!
RispondiEliminaUn forte abbraccio.Maria
sono veramente triste, mi sento di aver conosciuto Lucia tramite le cose, a volte anche buffe, che hai scritto sul blog. Oggi penserò a Lei come ad un angelo che saprà vegliare sulle persone che soffrono e che non hanno pace!
RispondiEliminaCiao Lucia
Cristina, cerca di non farti prendere dalla sfiducia...noi con pazienza aspettiamo una tua ricetta...pensa...farò lo sforzo di interrompere la dieta!!!
RispondiEliminaUn forte abbraccio. Maria
Ciao Cristina, ho conosciuto Massimo in chiesa a Civitanova, gli ho detto di portarti un saluto da parte mia. Sono Paoletta, la cugina di Lucia che io amavo chiamare "cuginastra". Non ho nessuna parola da dirti, ma da quello che leggo e che ho sentito dire su di te, ho una grande voglia di conoscerti, per "assorbire" anche quello che tu hai avuto la fortuna di prendere da Lucia.
RispondiEliminaCercherò di tornare spesso su questo blog, per ricevere informazioni sulle tue giornate e preziosi consigli culinari.
Non so se c'è un modo per contattarti, ti lascio la mia mail: paola.poeta@gmail.com
Buona notte