giovedì 2 febbraio 2012

Il mercato

Non so quanti di voi amino andare al mercato..
Per me, fino a tre mesi fa era un rituale praticamente irrinunciabile.. Anche nel periodo in cui correvo su e giù per cercare di stare con la mia mamma in ospedale nulla mi impediva, il sabato mattina, di andare al mercato..
La mattina presto partivo dalla nostra bella casetta affacciata sul bosco e andavo ad Asti, al mercato della frutta e verdura..
Un trionfo di cose di stagione in cui passavo un oretta a scegliere tutte le cose buone...
Oggi, dopo i famosi tre mesi trascorsi vedendo e talvolta anche mangiando essenzialmente cibo grigiastro in contenitori di plastica della mensa, sono andata al mercato.
A Milano questa volta, sotto casa.. Cosa che non ho mai fatto sempre perché i ritmi non lo permettevano e perche', quando uscivo il giovedì mattina presto nel passato con Athos e Alice, era impossibile fare la spesa dovendo evitare che Athos infilasse il naso in ogni cosa..
Questa mattina invece, ben coperta e armata di mascherina e di borsa della spesa, mi sono avviata baldanzosa a fare la spesa...
Che spettacolo: cicoria, fagiolini, asparagi, radicchio, finocchi, zucchini, cime di rapa, cipollotti profumati, e poi, dagli indiani lo zenzero fresco.. E gli scalogni e il prezzemolo a mazzetti.. E il pesce, i gamberi, le seppioline.. A quel punto pesava tantissimo e mi sono resa conto che i miei muscoli sono rimasti in ospedale! Che fatica...
Pero' trovo sia sempre un momento di grande appagamento.. Mentre scelgo penso a cosa posso cucinare.. E mi faccio mille film.. Purtroppo ho dovuto rinunciare a tutte quelle belle insalatina croccanti di stagione che mi sono vietatissime.. Pazienza!

3 commenti:

  1. Come mi piacerebbe avere il tuo amore per la cucina e anche se vuoi per gli animali,che comunque non disdegno,il fatto è che mi ritrovo in casa.....o meglio su un letto un levriero femmina adulta(salvata da non mi ricordo cosa) un bastardo che piu' bastardo non si puo',maschio,che assomiglia ad un doberman alto al garrese 35cm.chiusi assieme nella camera altrimenti fanno in giro i loro bisogni e rosicchiano il rosicchiabile,come contorno ogni tanto sale il vero doberman,che ha imparato ad aprire e chiudere la porta di ingrasso,dovresti vederlo!!e se sente un leggero odore di pipi' ribadisce mettendoci sopra la sua "Perchè qui comando io".Tornando al mercato ,mi piace tantissimo e quando riesco ci vado e me lo godo.
    Ti abbraccio fortissimo, Rita

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  2. …. Ciao Cri, tu non hai idea del tam tam che si è prodotto al rientro dalla pausa pranzo lunedì, l’eco della splendida notizia rimbalzava da un piano all’altro ... e se qualche sedia ha tremato non è stata per le scosse di terremoto ma dalla gioia 
    Non riesco a frequentarli spesso … purtroppo, ma nella testa me ne sono rimasti in mente due in modo particolare … e neanche farlo apposta solo di generi alimentari …. Uno a Kos in Grecia tanti anni fa, troppi, per intenderci Mattia non era ancora nato, e uno a Madrid, visitato con Mattia lo scorso settembre!
    Hai ragione è un posto dove i nostri sensi vengono rapiti, i colori, i profumi, l’acquolina … c’è da perdersi! Ok allora attendiamo ultra invitanti ricette dopo il giro al mercato. Non mi resta che augurarti “good afternoon” in attesa del the …
    Un abbraccio
    Sabrina

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  3. Anche a me il mercato piace tantissimo. In parte credo sia legato ai ricordi d'infanzia, quando ci andavo con i miei nonni e vedevo poi "trasformarsi" in pranzo tante delle cose che mia nonna comprava. Ora che sono a casa in maternità e' praticamente impossibile che non ci vada: sempre lo stesso giro, sempre le stesse bancarelle: scorta di ravioli freschi, pollo allo spiedo, pane, focaccia, frutta e verdur. E' l'odore e il rumore del mercato che mi piacciono tantissimo. Sanno ancora di vero, genuino, sano. Non hanno quell'odore neutro del super. Ogni mercato ha il suo odore, unico.

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