giovedì 8 dicembre 2011

E' passato un mese...

Sono entrata il 6 di novembre... Oggi e' sant'Ambrogio ed e' passato un mese.. Non mi sembra vero... Ad essere sincera il tempo e' anche passato in fretta, la mia postazione tecnologica aiuta molto nel far volare le ore in attesa del mio amore e delle visite degli amici.. 
Cosa e' successo in questo mese?
Entro ed il giorno dopo la diagnosi.
Che botta, entra questo dottore giovane e simpatico alle otto di sera e mi dice LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA!!!!! Da vera signora commento con eleganza "minchia".... Quando una ragazza ha classe!
In realta', per quanto temessi qualcosa di brutto, non ero sinceramente preparata e mi e' proprio uscito dal cuore... 
Non ripeto cio' che ho pensato, almeno sono riuscita a non dirlo a voce alta, quando mi ha comunicato le possibilita' di guarigione... Dice che negli ultimi anni le cose sono migliorate e che le possibilita' di guarigione oggi sono al 50%...
Ad essere sincera non mi sono sembrate alte...
Poi lo tormento di domande e lo spiazzo completamente chiedendogli quanto tempo ho per pensarci. Mi guarda attonito e mi chiede a cosa io debba mai pensare... 
Sono una ragazza riflessiva e mi sembrava di doverci pensare e di doverne parlare con Massimo. Non potevo decidere da sola...

A quel punto il dottore se ne va, abbastanza perplesso, credo a causa della mia reazione... E io, totalmente sotto choc, chiamo Massimo, e gli chiedo di tornare in ospedale....

Non so come ho fatto a dirglielo.. Ho ricordi confusi di quel momento e so solo che ho pianto e che gli ho detto mille volte che dovevamo decidere insieme, che sarebbe stato un periodo difficile, una terapia lunga e con possibili complicazioni, che non volevo imporgli tutto questo... Etc
Sostanzialmente una pazza.. Cosa mi aspettavo? Che mi dicesse "non ce la faccio per cui non curarti!"
Ovviamente decidiamo di affrontare tutto e inizia questa folle avventura..
Esami, un delizioso catetere venoso nel collo che  dona al look più di un collier di diamanti, e poi la chemio! Tre sacchette di colori inquietanti ( una in realta' sembra Aperol e da allora coltivo una voglia pazzesca di uno spritz con le patatine). 
Mi sogno visioni mistiche di effetti collaterali sconvolgenti ed invece, quasi nulla, tanto che stresso i dottori chiedendogli se sia normale e se non sia sintomo che non sta facendo effetto.. Temo a un certo punto mi caccieranno per tirare il fiato.
In realta' il tempo trascorre abbastanza tranquillo.. Sto bene e, a parte piccolissimi effetti collaterali, non ho complicazioni... Ma non posso passare indenne attraverso questo periodo e arrivano puntuali le batoste psicologiche...
Inizio a perdere capelli a ciuffi, si sa, e' vero, ma poi quando ti accade e' uno choc. Ma sono forte mi dico! Chiedo alle infermiere di radermi stile Marines e così faccio. Ignara di tutto ciò che mi sarebbe arrivato addosso di li a poco, scherzo e faccio battute stupide su quanto la mia testa sia carina, tonda e con le orecchie piccole e ben proporzionate. 
E' mattina e sono serena. Mi sento forte di questo atto eroico...
Poi entra Massimo in stanza e capisco... La mia mamma non c'e più!!
Ma non dicono che quando ti accadono cose brutte hai dei pensieri premonitori? Io ero serena e, pur sapendo che sarebbe successo a breve, non me lo aspettavo quella mattina...
Giorni orribili.. Mi sento in colpa per non essere li con papà, mi sembra di non poter cedere al dolore, e quindi reagisco con up and down costanti..
Non mi lasciano mai sola e supero, in qualche modo le giornate durissime del Rosario e del funerale...
Pensi che piano piano le cose si sistemeranno, che in fondo ti sembra di essere gia' stata sufficientemente "sfigata" e dici: ora qualcosa migiorera'...
Ed invece l'incubo deve completarsi e due giorni dopo si sente male e muore la mia compagna di stanza... Le volevo bene, ti affezioni a chi vive con te per tanti giorni e non ti sembra vero..
Ma da li comprendi che abbiamo le risorse per superare tutto..
Ho ricominciato a pensare al mio obiettivo, a quello che vorrei fare in questo periodo, ho finito il mio libretto di ricette, ho iniziato questo blog... E ho continuato a vedere gli amici e a farmi coccolare da loro.. La vita e' divertente anche in ospedale e ho scoperto che non voglio perdermi nemmeno un momento di cio' che sto vivendo..
Forse e' per questo che ho deciso di annoiare chi legge con questa storia..

6 commenti:

  1. C`era una volta un paese non tanto lontano dove i colori si davan la mano, tra tutti il rosso era il piu piccolino e l`arancione gli stava vicino. Rideva forte il giallo brillante e il verde li accanto parlava alle piante. Alti nel cielo l`azzurro ed il blu guardavan la terra e stavan lassu` . Più grande e più scuro degli altri era il viola , ma i sette sembravano una cosa sola e chi li vedeva nel cielo sereno diceva guardate è tornato l`ARCOBALENO....... Il titolo della mia opera prima è :FILASTROCCA DELL`ARCOBALENO DELLA BAMBINA CON IL PIGIAMA A RIGHE ..... Milena

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  2. Cri, sei una donna estremamente forte e hai un'energia incredibile..
    Non ti ho mai detto nulla, non volevo mandarti una mail non mi sembrava "idoneo" perchè conosco solo quella dell'ufficio, ma grazie a questo blog ho la possibilità di dirti che devi continuare così senza perdere mai la grinta!
    Considerare l'ospedale come un posto anche "divertente" è il modo giusto per affrontare la tua battaglia..sei una combattente, combattila come tu sai fare!
    Un forte abbraccio, Roby Piva

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  3. Cristina,
    purtroppo ho saputo da poco e quasi per caso!
    Ho sempre avuto un'immagine di te forte, una donna sicura, concreta, determinata e combattiva.
    Sono fermamente convinto che tu sia tutto questo e anche di più; combatti Cristina, è una salita lunga e dura, ma sono certo che presto scollinerai sorridente e vittoriosa.
    un abbraccio
    Saul Pertica

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  4. Un post ironico, pieno di dolore e pieno di vita, e io penso anche se non ci sono mai passata di persona ma vicino a tante persone che sono state malate, che il gusto della vita è quello che ti fà andare avanti, sei una splendida persona anche se ti ho conosciuto solo oggi e mi stò leggendo i tuoi post non per il gusto di leggere della tua malattia, ma perchè davvero sei piena di forza e mi sembra di conoscerti un pochino di più post per post, e poi siamo coetanee più o meno io di anni ne ho 41, fibra forte le ragazze dei nostri tempi. Non ti ho ancora detto che ho un blog di cucina
    www.nellacucinadiely.it se vuoi venire a trovarmi sarò felice di farti accomodare nella mia rumorosa e disordinata cucina!

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  5. Passo da te venendo da Maria.
    Posso dirti solo grazie.
    Un grazie per quello che ci insegni, essendo come sei..
    Un abbraccio fortissimo pur non conoscendoti e anche con affetto
    Paola

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  6. Grazie ragazze, benvenute a Ely e Paola, sto vivendo un momento difficile della mia vita ma l'affetto di tutti coloro che mi vogliono bene e un po' di sostegno da chi non conosco danno una bella energia.. Ps per Ely complimenti per il tuo blog. E' molto bello e trovo stupenda l'idea dei libri vagabondi...

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