mercoledì 7 dicembre 2011

Ma le cose brutte non arrivano mai da sole..

Dopo due mesi di ospedale finalmente ci dicono che possiamo spostare la mamma... Sono contenta anche se non cambia radicalmente la situazione. E' un po' come portarla a casa anche se andiamo in clinica... 
Non so se a quel punto mi sia rilassata, se il mio cervello abbia pensato inconsciamente che lei sarebbe stata accudita meglio e che io avrei potuto tirare un po' il fiato, fatto sta che mi sono ammalata...
Prima un po' di raffreddore ed influenza e sempre più debolezza, sempre quei lividi strani... Il mio medico minimizzava (per usare un eufemismo) ed io a dirgli "ma mi sento debole"..
Svengo in banca e penso ad un calo di pressione, sono bianca come un cencio e penso "chissà magari ho qualche valore sballato"..
Ho la tachicardia e la domenica decido che forse e' meglio andare al pronto soccorso (ignara di tutto, giusto per mettermi tranquilla e fare un elettrocardiogramma) ... 

Da li il cataclisma! Il dottore mi fa i prelievi, l'elettrocardiogramma e' a posto, ma poi arrivano gli esiti. Lui e' bianco come un cencio, mi fa coricare e mi dice di non muovermi, e che mi deve ricoverare... L'emoglobina e' bassissima e i globuli bianchi altissimi...  
Mi sembra di essere in un frullatore, Massimo e' senza parole.. Ci guardiamo e non riusciamo quasi a parlare... 
Poi mi dice che mi trasferisce al policlinico.. Il miglior centro di ematologia che conosce...
Arrivo qui e inizia questa gara a ostacoli che sto vivendo...

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