martedì 27 novembre 2012

Il rapporto paziente / cari (in senso molto allargato)

Il mio psichiatra preferito nonche' ritengo ormai quasi nuovo amico (Ma lo conquistero' definitivamente una volta invitato a cena in campagna) mi direbbe che questa e' materia loro, che e' complessa e piena di sfaccettature.
La riflessione mattuttina (ma non soffro di insonnia e' solo che ieri son crollata alle nove) mi viene proprio da una visita improvvisa di ieri. Un ragazzo conosciuto credo piu di quindici anni fa, che non vedevo da almeno dieci e che lavora al SanRaf mi e' passato a salutare in reparto (loro ovviamente non rispettano le regole parenti).
Mi sono chiesta come lo avesse saputo e scopro che lo ha saputo da un'amica che avevo visto credo l'ultima volta a marzo e poi sparita ma che evidentemente ha continuato a tenersi informata su di me tramite blog.
Ho quindi inziato a pensare al mondo di affetti che mi ruota intorno e come ognuno di loro gestisca in modo personale la relazione con me e le evoluzioni della mia storia.
C'e' Massimo su cui ogni parola sarebbe priva di sufficienza di valore: C'E' SEMPRE e MI PROTEGGE sempre
C'e' mio papa' che sta per fare l'atto piu importante, e che comunque e' il mio papa' e io la sua bambina per quanto cresciuta
C'e' il gruppo indissolubile, quelle amiche e amici che non mollano mai che, se anche sono terrorizzate di trovarti in un momento no, fanno un bel respiro e o vengono o telefonano (a seconda degli ospedali e delle disponibilita' di visita)
C'e' la famiglia di Max, che ha un ruolo importante, sono oggi un pezzo di famiglia che sento  a  tutti gli effetti mia ma in cui ognuno ha i suoi comportamenti, con Cri ed Ale si parla, con i bimbi si scherza ma poi so che dicono le preghierine per me, con la suocerina cerchi di tenerla tranquilla.
Ci sono i miei zii, sono lontani, hanno paura di sbagliare quando mi parlano e mi vogliono bene e basta, incondizionatamente.
C'e' il gruppo delle sostenitrici ad oltranza, amiche vecchie e nuove che, con il canale del blog, della mail e dell'sms fanno in modo di esserci e dare conforto.
Ci sono gli amici nuovi, quelli conosciuti in ospedale, con cui si e' creato un rapporto profondo in breve tempo forse perche', come dice il Manenti, la malattia mette a nudo i sentimenti, con cui parli anche delle cose di cui non hai sempre coraggio di parlare con altri, molti sono pazienti ma alcuni sono anche medici e infermieri... E' un empatia che si crea cosi', naturalmente in quel mondo fuori dal mondo che e' un reparto di ematologia.
Poi ci sono i follower silenziosi che si informano da qualcuno o seguono il blog ma non si palesano mai. In questa categoria ricadono le persone piu' disparate, ci puo' essere quello che pensavi amico caro ma che non riesce a sbloccare un qualsiasi canale di comunicazione diretto per i suoi filtri mentali o le sue paure o perche' ormai e' passato troppo tempo e non sa piu' come approcciarsi o perché  ogni discorso gli sembra stupido (su questo li rassicuro, a me son propr gli aneddoti più stupidi che allettano di piu) ma vuole sapere perche' in fondo a modo suo mi vuole bene, c'e' il collega con cui hai sempre fatto due chiacchere al caffe' ma che invece si e' un po' affezionato e vuol sapere come stai, o l'amico dell'amico, coosciuto superficialmente che, colpito da una storia un po' complessa di un suo coetaneo, pian pian si affeziona e contribuisce al mio gruppo adorato di supporto.
Poi ci sono i desaparecidos... Quelli che si proclamavano grandi, grandissimi amici e pfiu, come in una nuvola sono scomparsi... E probabilmente non sono nemmeno finiti nel gruppo dei follower silenziosi perche' ti dicevano "ma la nostra amicizia e' troppo esclusiva, io ho bisogno di notizie in diretta"
Per questi non provo rabbia (Max un po' si ma siam diversi, io son piu' zen) ma non riesco a comprendere fino in fondo le dinamiche mentali sottese a questo comportamento. Ci sono quando vogliono loro, ti raccontano essenzialmente i fatti loro e poi nemmeno piu quello e spariscono per mesi e mesi capaci poi di ricomparire come nulla fosse...
Bha' su questa categoria lancio la palla al Manenti ormai membro integrante della mia storia (e visto che mi legge sorridera')

Comunque, in sintesi, GRAZIE al mio gruppo di sostegno, ognuno con il suo contributo, la sua preghiera, il suo pensiero perche' siete unici e in una malattia come questa, dove l'isolamento diventa parte della tua vita, avere consapevolezza che c'e' un mondo di persone e non solo di sensazioni e esperienze che ti aspetta a me da la forza di affrontare qualsiasi cura.




5 commenti:

  1. Ringrazio sempre quel giorno, che girando per blog di cucina mi sono imbattuta nel tuo, non immaginavo di conoscere,( purtroppo solo virtualmente)una persona come te...sei tu che riesci anche in un momento così difficile a dare a tutti noi,una bella lezione di VITA!
    Ma non è mai detto,che un giorno ci si possa conoscere.Un bacione Maria

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  2. Sei un pensiero costante tutto il giorno...sei un esempio positivo per tutti...sei una persona speciale!
    Felice e orgogliosa di averti conosciuta...va be dai, anche Max!
    Bacetti
    Daria

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  3. Concordo pienamente con Maria ,e con quanti come me si sono imbattuti nel tuo blog!!!! Io ti ho conosciuta anche di persona ( ma non ci avevo fatto caso ) ma l'importante per me è esserci ogni giorno, non importa forse chi viene e chi va,è proprio l'unione che è importante!!!! Tu con la tua malattia e la persona che sei hai arricchito le nostre vite, e da parte nostra è proprio il minimo che possiamo dare...Per me forse non è bene, non è tifo, sono molti pensieri e presenza mentale...uffa io non lo so cosa è !!!! Lo so che è bello...bellissimo...e poi ci sono le ricette...( ho sempre odiato cucinare...)Un bacio Iole

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  4. Hai scritto un post nel quale mi riconosco molto, sia nella descrizione delle persone che hai intorno, sia per quelle perse, sia per come la vivi. E questo fa sentire meno sola anche me: grazie
    Widepeak

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  5. tiassicuro che gli amici che hai perso, ci hanno rimesso loro! Ma hai conservato quelli veri e ne hai acquistati tanti nuovi che ti seguono passo passo e ti vogliono un mondo di bene, ma soprattutto sono contenti che tu li consideri amici!

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