mercoledì 21 novembre 2012

Ricordi di famiglia

In questi giorni faccio fatica a mettere in ordine i ricordi, sono giornate un po' convulse, tra esami, via vai di infermieri, febbre e chiacchere con la compagna di stanza.
Poi oggi e' anche l' anniversario della morte del papa' di max (sfido qualcuno a dire che per me e Max novembre, nel suo complesso, non rappresenti il mese da cancellare) e i pensieri si affollano ora, nel lettino, sola e come sempre, da che son qui, infreddolita..
La mamma in questa stanza e' come lontana, come se questo ambiente freddo la tenesse in disparte.
Pero' proprio per questo freddo che si sente mi riscaldo un po' con alcuni ricordi di famiglia legati alle nostre cene...
I miei lavoravano fino a tardi e tante volte papa', ottimo cuoco, nelle sere d'inverno piu faticose proponeva la cena latte... Io credo che questo fosse un evento vissuto da tanti negli anni settanta, a noi piaceva tantissimo.
Ognuno con il suo bel tazzone, la scelta tra il caffe o il cioccolato in polvere che se non eri bravo a fare la cremina lasciava i grumi, il pane fresco, la mitica treccia alessandrina, e le marmellate, il burro, la nutella il miele... Andavamo avanti a mangiare e chiaccherare contenti in questo mix surreale tra cena e colazione (ma noi non riuscivamo mai a fare colazione insieme) e poi comcludevamo regolarmente prendendo in giro la mamma che era riuscita a conciare la tovaglia come un bambino di cinque anni...
Oppure l'altro momento di festa, sempre la sera e sempre rigorosamente d'inverno era la sera caldarroste...
Si mangiava normalmente ma alle spalle del tavolo sentivi sfrigolare una padella e il tipico profumino.. Fatte in una vecchia padella, bucata da papa' con il trapano, coperte con il coperchio e fatte sul fuoco... Non c'era la montagna, non c'era la neve, non c'era il caminetto ma l'emozione di quando papa' le rovesciava nel canovaccio e le chiudeva bene, "devono riposare" diceva ed io e mamma impazienti cercavamo di aprire un angolino di questo fagotto messo in mezzo al tavolo e ne rubavamo una e poi la facevamo saltare tra le mani perche' erano troppo troppo calde...anche quelle erano serate di chiacchere, il vero momento in cui avevamo tempo di parlare e non ci interessava del film che iniziava o delle cose da fare e ci trovavamo alle undici di sera, cosi', ancora intorno al tavolo fino a che la mamma rompeva i giochi e diceva oddio e' tardissimo, andate di la, devo ancora lavare i piatti, fare i conti del negozio... Ma invece penso che anche per lei rappresentassero i momenti piu belli della giornata.

1 commento:

  1. Adesso mi hai fatto venire proprio in mente la cena latte!!!! Noi mangiavamo anche le brioches avanzate dalla mattina ( i miei avevano un bar ) .era proprio tipico di quegli anni ( io sono un pó piú grande ) perché poi crescendo non mi é più venuto in mente di riproporla!!!! A domani , buona notte Iole

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