venerdì 16 novembre 2012

La mamma e l'amicizia... Proseguono i ricordi in quete giornate convulse

La mia mamma aveva poche amiche... Era una di quelle persone socievoli e chiacchierone ma che viveva molto il nucleo familiare.. Pero' le sue amicizie sono durate tutta la vita.. Qualche compagna di scuola, qualche cliente storica, poche conoscenze piu recenti.
Una di queste, forse la più profonda e cara era Patrizia... Ha sempre fatto parte della sua vita, dai tempi della scuola, ma avevano un loro mondo riservato di cui io ho sempre saputo molto poco...
Ricordo solo che ogni tanto diceva " adesso chiamo la Patty"! E giù a chiacchierare... Faceva quella di poche parole ma poi si metteva di traverso sulla sedia non la staccavi più.. Ed io adolescente ricordo i tentativi   meschini fatti per recuperare il telefono (bene primario a quindici anni sopratutto dopo aver conquistato la prolunga - non rida chi e' nato nell'epoca del cordless!) 
Patrizia e' stata vicina alla mamma fino alla fine.. Qualche tempo fa l'ho chiamata perché mi sembrava giusto o forse egoista (non so) dirle di me, di cosa era successo dopo...
Mi ha fatto tenerezza sentire l'affetto con cui parlava di lei, percepire tra le parole quel mondo intimo che era loro, in cui parlavano di me, di papa', del lavoro, delle piccole cose quotidiane, sentire come per Patrizia fosse stato inaccettabile fino alla fine che la mamma potesse non farcela.
Ora ci sentiamo, fa parte di quelle persone che come figure laterali sono state sempre presenti nella mia vita,  senza interferire ma dando una sorta di senso di sicurezza..
E così penso alle mie amiche, a quello che stanno provando ora, alle loro paure, alla fatica dello starmi vicino, al desiderio di farlo, a come parliamo, a come con ognuna ci sia una sorta di codice segreto, di comunicazione specifica...


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