venerdì 2 novembre 2012

Qualche aggiornamento e un'invasione di ricordi e una ricettina

In questi giorni dedicati alla mia mamma, alla ricerca di quei ricordi sepolti nel profondo del cuore e della mente lascio poco spazio agli aggiornamenti del bollettino medico...
Anche perche' in buona sostanza non ce ne sono!
I globuli bianchi sono sempre gli stessi da giorni, la febbre per fortuna non c'e' e il resto procede in quel percorso di attesa di cui si e' gia' detto piu volte...
E quindi solo un regalo culinario in una giornata in cui ognuno di noi ricorda chi non c'e' piu e regala un pensiero a quegli affetti persi negli anni...
Prendo spunto da un post di un'amica che mi ha tanto commosso e fatto pensare a quanti ho gia' perso per strada, tutti cari ciascuno per un motivo... Alcuni morti vecchi vecchi, quando e' giusto che la vita cambi e alcuni persi giovani in modo scioccante e doloroso ancora di piu..
La bisnonna Michina che mi spaventava tanto quando ero piccola tutta vestita di nero, Bina e Palmira, due vecchine da cui mi portava la nonna e che ricordo piu' che altro per il profumo di bucce di mandarino bruciate, il nonno Arturo, di cui ricordo solo l'andare in bici con il Cicio, lo zio Giovanni, sordo e casinista,  il nonno Armando con cui invece ne ho combinate mille ed era il mio compagno di sventure e marachelle, la nonna Lina, il maresciallo con i capelli azzurrini, la mamma delo zio Alberto con i suoi duemila centrini all'uncinetto, Denny, un collega conosciuto per pochi mesi e che si tolse la vita, una ferita che rimarra' sempre in un angolo del cuore,  Massimo, un grande capo, un amico ed una persona che mi manchera' sempre, Gianmaria, troppi pezzi di vita e di gioventu', la nonna di Alberto sempre elegante e con quel sorriso ironico di quella che aveva sempre capito tutto, la nonna di Siro con i suoi modi affettuosi e quell'abbraccio speciale che si dava con Siro, lui alto alto e lei cosi piccina, e poi Gaia, fugace conoscenza di questo mondo surreale dell'ospedale e quelli che non c'erano gia' piu, che non ho mai conosciuto ma che sento in qualche modo vicini come Alessandro Cevenini e Laura Coviello che vivo attraverso i loro sogni e le persone che li portano avanti e poi, ovviamente la mia mamma con la sua presenza che sento costante, qui, a fianco a me... Avro' dimenticato mille persone ma questo e' un minuscolo omaggio ad alcune che amavano molto questo piatto della tradizione...

Il classico piatto di ognissanti delle mie parti, una minestra buonissima, che scalda il cuore e lo stomaco..

INGREDIENTI
500 gr di ceci secchi (tenuti ammolo per 12-24 ore)
1 cipolla grossa
2 spicchi di aglio
Qualche foglia di salvia
3 costine o puntine di maiale
Grana
Olio
Sale
PRODEDIMENTO
Mettere in una piccola pentola i ceci ammollati, la cipolla tagliata fine, l’aglio schiacciato, la salvia. Ricoprire il tutto con acqua fredda, non troppa però, perché la zuppa deve risultare molto densa: se sarà necessario, si aggiungerà un po’ di acqua durante la cottura. Mescolare gli ingredienti, porre la pentola al fuoco e far cuocere dolcemente la zuppa. Nel frattempo bollire, a parte, per circa 10’, le costine. Quando avranno rilasciato gran parte del loro grasso, sgocciolarle, e unirle alla zuppa, regolare di sale e pepe e far cuocere il tutto 3 ore a fuoco basso, fino a quando i ceci risulteranno morbidissimi, la polpa delle costine si sarà staccata dall’osso.. Al termine della cottura, schiacciare con il mestolo una parte dei ceci, in modo che la zuppa diventi ancora più cremosa e servire con abbondante grana grattugiato, olio e pepe. A piacere aggiungere maltagliati all'uovo freschi



Nessun commento:

Posta un commento