domenica 18 novembre 2012

La mamma... Ricordi tristi

Cara mamma in questi giorni sono stata latitante con i nostri ricordi ma ho voluto dedicarmi a Max e a questo brandello di vita normale di questi pochi giorni fuori dall'ospedale...
Questo forse e' il piu grande rimpianto che ho, che tu, nella malattia, non abbia potuto godere di questi momenti, di un ritorno a casa anche breve, di quegli abbracci che hanno un valore unico se sai che sono disponibili per pochi giorni...
Tu lo sapevi quel giorno, quando siamo andati in ospedale, che a casa non saresti piu tornata, te lo si leggeva negli occhi... Quanti inganni verbali per non ammettere la verita' nei giorni successivi..
Ricordo il tuo sguardo smarrito, quello di papa' seduto fuori in pronto soccorso,l'attesa sulla lettiga e poi il ricovero...
Pero' in quei pochi mesi, oltre a tanti pianti ci siamo fatte delle risate, quando ti ho fatto la pedicure e discutevi sul colore dello smalto (pensa che io qui non lo posso tenere e ho delle unghie orrende..), quando abbiamo obbligato l'infermiera a farti le uova alla coque, quando ti aiutavo a far ginnastica perche' tu caparbia e testarda non volevi che la muscolatura andasse troppo giu (chissa da chi ho preso) o quando litigavi con i parenti della vicina di stanza o quando mi facevi i gestacci dietro la tenda perche' il marito di un'altra compagna di stanza era noiosissimo, o come eri fiera e volevi che ti raccontassi tutto quando avevo parlato ad un convegno a Torino, o quando andavamo a fare la radioterapia ed io accompagnavo l'infermiera perche non c'era personale spingendo quell'altro signore sulla carrozzina e a momenti gli trancio le gambe nell' ascensore... E'stata dura, te lo confesso ora, avevo dei momenti in cui mi sentivo soffocare.. Avevo questa strana tachicardia che peggiorava sulle scale dell' ospedale, i lividi ma chi ci faceva caso, pensavo di essere agitata e quando eri in giornata no era proprio dura... Quando eri tanto arrabbiata io mi sentivo cosi impotente, cosi inutile e volevo scappare... Anche per questo ammiro enormemente Massimo, non cede mai, non percepisco mai la sua non voglia di venire a trovarmi e come lui le mie amiche e gli amici... Ed io ripenso che a volte invece avevo cosi tanta paura da voler scappare...
Ed il giorno dopo aver saputo di essere malata, quando ti ho salutata (dopo aver strappato il permesso speciale a uscire dall'ospedale perche' sentivo che non ci saremmo piu viste..) avrei voluto dirti mille cose ed invece non ti ho detto quasi nulla...
Ti ho voluto tanto tanto bene, sei la persona che mi ha fatto piu' arrabbiare, con cui i conflitti sono stati piu forti, con cui parlare era difficile ma sei stata unica ed insostituibile..

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