giovedì 1 novembre 2012

Ricordi della mia mamma ad un anno dall'addio

Oggi e' il primo novembre e vorrei,  da oggi fino al 24 novembre, fare un regalo alla mia mamma.. Il 24 novembre infatti sara' l'anniversario della sua morte ed io mi sono resa conto di come poco sia riuscita a dedicarmi a lei in questo anno con l'intensita' dei pensieri e delle emozioni che avrei desiderato.
E' stato un anno di lotta, di sguardo verso il futuro, di necessita' di combattere per un domani. La lotta non e' affatto finita, anzi, ma nel frattempo novembre sara' un po' dedicato a lei.. E a me, per potermi fermare su dei ricordi della nostra vita..
Un post al giorno, un ricordo al giorno...
Fino ad ora le ho solo chiesto! Chiesto di essere il mio angelo custode, di proteggermi, di darsi da fare per la mia guarigione..
La cosa triste e' che ho dovuto scavare dentro di me, come se avessi archiviato certi ricordi in fondo infondo, la mia mamma era una grande lavoratrice, una persona severa soprattutto con se stessa, che mi ha dato disciplina, regole ma della quale ho pochi ricordi di gioco da bambina. Ne ho tanti dei suoi gesti di affetto, spesso burberi ma sempre pieni di amore, ma pochi di classico divertimento da bambini..
Uno pero' non lo dimentichero' mai. La mia mamma era una donna buffa, bella a modo suo, con un bel fisico, e a me da ragazzina ricordava tantissimo Monica Vitti.
Eravamo al mare da mia zia dove io trascorrevo tutte le estati, specialmente il mese di luglio, e lei ci raggiungeva regolarmente per qualche giorno...
Io ero alle mie prime esperienze con l'acqua, ero piccola e un po' fifona e partivo armata di braccioli... La mia mamma non sapeva nuotare, e aveva anche un sacro terrore dell'acqua, ma per seguirmi e per farmi coraggio decise di bardarsi di tuttto punto con braccioli, salvagente e pure le pinne... Si ribalto' in un metro d'acqua e rischio' un principio di annegamento mentre io ridevo come una cretina pensando stesse scherzando! Povera mamma che spavento si prese.... Da allora il massimo di vicinanza al mare fatto insieme e che ricordo con più gioia era il gioco di prendere le onde.
Appena c'era un po' di mareggiata ci mettevamo a bordo spiaggia mano nella mano, strette strette a saltare le onde, a riempirci di schizzi, e a ridere ma ben salde a terra, al massimo con qualche scivolone sulla spiaggia e cadute a gambe all'aria per un onda troppo forte...

1 commento:

  1. La tua mamma doveva essere speciale e tu non è vero che non le hai dedicato pensieri ed emozioni.Forse senza questo lutto tutto sarebbe stato diverso.

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