domenica 25 novembre 2012

Riflessioni mattutine sul lavoro degli infermieri

Qui al San Raffaele, se ti muovi per i corridoi, non si respira una bella aria. C'e' tensione palese si duecento licenziamenti prospettati, c'e' come un'aria di " ma in che mani eravamo fino a ieri e non ci siamo accorti di nulla". Poi torni nel reparto di ematologia e capisci che in generale chi scieglie di lavorare in questo reparto, a prescindere dall'ospedale e' fatto di una pasta diversa. Entrano in camera sempre con il sorriso, gentili e disponibili, questo vale qui quanto valeva al policlinico. Si certo di la' ormai c'era anche un po di affezione, di amicizia, ma anche qui sono sempre capaci di tenere fuori i loro malumori per farti star bene (credo che si rendano anche conto che qui l'isolamento dai propri cari e' tale che il loro sorriso diventa fondamentale).
Non ho mai percepito lo stesso negli altri reparti dove sono andata a fare esami (dove invece l'argomento scioperi e contestazioni e invettive contro il nuovo proprietario e qualcuna contro quello vecchio sono costanti) qui non si sente mai parlare della crisi (o il caposala che non conosco ancora e' un vero leader che ha sedato fin dall'inizio i borbottii oppure han deciso che il paziente in questo momento e' la loro priorita' e magari delle preoccupazioni sul posto di lavoro se ne parla in mensa o fuori..)
Comunque e' bello vedere ragazzi che trasferiscono questo entusiasmo sincero (ed ormai inizio ad avere una panoramica ospedaliera di minimo rispetto) , che vivono il loro lavoro non solo come l'unico mezzo con cui portare a casa poco piu di mille euro. I turni sono pesanti, ti trovi a fare anche cose schifose, e se ti affezioni e qualcosa va male soffri pure per qualcuno che non era della tua famiglia.
Se penso a quel costante borbottio di sottofondo che ricordo in azienda e che che sentivo in quasi tutte le aziende ti chiedi quale sia la molla che li rende cosi speciali. Perche' per mia fortuna non conosco molti reparti ma posso dire che non ovunque e' cosi. dove era la mia mamma avevi paura delle infermiere e la prima cosa che ti sbraitavano in faccia era che schifo fosse, di come fossero sotto staff, tanto da inibirti suonare il campanello se non per situazioni veramente critiche. in Ematologia forse il sapere che il prendersi cura di una persona nel concetto piu' esteso puo fare una piccola differenza in un momento difficile della vita di una persona, spesso giovane e che si trova in isolamento da la molla per non portare al lavoro le preoccupazione del mutuo, dei figli, di un ospedale che prima veniva osannato come un polo di eccellenza mondiale ma che ora, perdonatemi il termine " e' stato sputtanato" da un visionario che ha creato buchi finanziari enormi, pur rimanendo lo stesso concentrato di competenze di poco tempo fa.
C'e' profonda delusione nelle persone che lavorano qui da anni, molta amarezza. Qui in reparto sono invece tutti giovani e forse vivono solo la passione del loro lavoro un po' piu disillusi verso i cosiddetti leader carismatici. Al Policlinico, come qui, molti ragazzi vivono di contratti a termine ma quando sono in camera con te sono li solo e  sempre per te!

4 commenti:

  1. Riesci sempre a trovare delle belle parole per tutti.Sei proprio unica!

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  2. Sono entrata nel tuo blog, oggi, per la prima volta. Mi piace molto il modo in cui riesci ad affrontare questioni così impegnative e a convivere con esse. Sono anche contenta tu abbia, tutto sommato, trovato buoni professionisti lungo il tuo percorso terapeutico... Credo che un poco dipenda anche dalla lente rilassata con cui guardi chi ti si avvicina..Tienici informate sulla tua salute e sul tuo intervento. Faremo il tifo per te. Un abbraccio

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  3. Ciao CRI stasera quando sono entrata nel tuo blog ero contenta perché cosí tante cose da leggere....sono stata lontana dal computer 2 giorni e stasera ho potuto anche leggere le bellissime parole per
    Athos....stupende,come tutte le cose che scrivi....sono contenta che tu sia per così dire ambientata anche al S.Raffaele, e che sempre incontri persone carpire che si prendono cura di te ! Questo almeno te lo meriti....che dire, domani hai il broncolavaggio,spero proprio che cominci la strada giusta e senza piú intoppi!!!!! baci buona notte e sogni d'oro Iole

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  4. Anche nel reparto dove sono stata ricoverata io gli infermieri erano fantastici! Dei veri angeli che si prendevano cura di te e che non mancavano mai di riservarti un sorriso ed una parola gentile. Sono contenta che tu ne abbia parlato, meritano di essere ricordati. E ho già le dita incrociate per il broncolavaggio

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