sabato 3 novembre 2012

Ricordi di mamma

Cos'e' una mamma? Una mamma e' mille cose insieme, e' colei che ti ama anche se non te lo dice mai, e' colei che ti controlla i compiti anche se e' stanca morta, e' colei che si preoccupa di farti andare alle prime festicciole anche se tu sei timida e non vorresti e lei ti obbliga, e' colei che ti viene a prendere ogni giorno a scuola e vuole sapere tutto, ma proprio tutto della tua mattinata, e' colei che ti cura come se fossi piccolina a qualunque eta', e colei che ti aspetta alzata la notte e poi magari si mette a letto quando finalmente vede le luci dell'auto dell'incosciente (così pensa lei) con cui, solo perché' ti vuole bene, ti ha mandato in discoteca il sabato sera a sedici anni, e' colei che ti porta dal ginecologo quando capisce che forse stai iniziando a pensare a fare l'amore con il tuo ragazzo, e' colei che quando già grande, teoricamente donna emancipata e autonoma, ti lasci dopo tanti anni con il ragazzo con cui stai, la prima cosa che pensa insieme a papa' e' : "non preoccuparti ora ci siamo noi e troviamo una bella casetta per te"
Una mamma e' colei che ti cura da piccola e ti cura da grande e che non smette mai di pensare a te come alla sua piccola bambina e forse e' per questo che e' ancora piu' sconvolgente quando, a un certo punto della vita, da figlia ti trovi a dover accudire la tua mamma come se fosse la tua bambina....
Sia chiaro tanto di questo in realtà' e' fatto da mamma e papa' insieme ma, come nasconderselo, su certe cose e' la mamma a tirarne le fila.
Quando ebbi la varicella, ero piccolina, forse otto anni, mia madre passava le notti a fianco a me a cospargermi di talco mentolato per evitare che mi grattassi e mi togliessi le famigerate crosticine, e non dimenticherò' mai il suo sguardo di amore acuito forse dal trasporto emotivo che provava per una vicenda che si svolgeva in tutta la sua drammaticità' proprio in quelle notti: il famoso fatto del bambino di Vermicino caduto nel pozzo artesiano...

Anni dopo, ero grande, già' laureata, e lavoravo, mi presi una strana infezione con febbre a quaranta. Non ci penso' un attimo.  In fondo convivevo ed ero ben più che maggiorenne, ma lei e papa' vennero su a Milano, mi presero, e mi portarono a casa e mi accudirono con lo stesso approccio di quando ero piccola... Tanto poi da prendersi anche lei la stessa strana  infezione dopo che io guarii..
Mi dispiace solo di non aver potuto fare,quando si ammalo', quello che lei ha fatto per me per tutto il tempo necessario.. Era difficile, avevo paura, e non sempre all'altezza,  e poi mi sono anche ammalata... Proprio figlia fino alla fine!

2 commenti:

  1. Forse, il dolore così forte per la malattia della tua mamma a contribuito non poco a farti ammalare, adesso devi mettercela tutta e guarire. La tua mamma ti è sempre vicina e son sicura che lotta con te.Un grosso bacione Maria

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  2. la piu' bella descrizione di "mamma" che sia mai stata scritta!

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