mercoledì 7 novembre 2012

La mamma e l'alluvione

In questi giorni non avevo ripensato a quel periodo, soprattutto nei miei pensieri sulla mamma... Ma poi, come sapete, ieri il flash del ricordo ha fatto riaffiorare un ondata di immagini e memorie..
Quelle dell'alluvione sono state giornate assurde, in cui la mia mamma, la donna sempre forte e determinata, quella sempre risolutiva e anche un po' aggressiva ha mostrato un lato debole.. In realtà era molto più fragile di quanto volesse far vedere...
Come dimenticare lo sguardo smarrito, assolutamente sparuto e sgranato di fronte al muro di cinta del giardino posteriore che crollava.... Il suo immobilismo di fronte alla mia reazione da piccola boy scout che riempiva tutti i contenitori possibili di acqua potabile pronta a giorni di assedio e recuperava,con papa', candele, fornelletto a gas e coperte... (Io forse avevo visto troppi film su catastrofi e tragedie ma in quel momento sembravo un ranger della protezione civile)
L'acqua saliva, si sentiva forte il rumore e ascoltare le urla e la radio era angosciante...
In quel momento pero' eravamo tutti e tre insieme, anzi tutti e quattro con ciuffina... Io sentivo il calore e la protezione di quell'unione e ringraziavo che fosse domenica, che io fossi li e non a Milano dove l'angoscia mi avrebbe distrutto...
La mamma era terrorizzata, la ricordo così, spaventata che la casa cedesse, che anche il negozio venisse colpito, che tutto ciò che avevano costruito fosse distrutto...
E' stato per lei un momento durissimo.. E anche dopo, giorni, dopo che l'acqua aveva iniziato a defluire e siamo potuti uscire di casa si guardava intorno scioccata... Come se la città' fosse stata bombardata..
Poi, verificato che il negozio era salvo, abbiamo iniziato a lavorare e a ripulire.. Aveva tanti momenti di commozione quando trovava, distrutti, i miei vestitini di bambina che aveva conservato per anni con amore, aveva momenti di commozione di fronte agli angeli del fango che venivano ad aiutare, e momenti di rabbia quando, in città', noi vestiti con stivali di gomma e fango, incontrava le signore impellicciate che la guardavano strano...
O come dimenticare la furia con cui aggredì una di queste cosiddette signore che si avventava per accaparrarsi qualcosa sui banchetti organizzati dalla parrocchia con abiti per tutti quelli che non avevano più nulla...
Ecco, li era tornata la mia mamma, battagliera e tosta e indignata dalla gentaglia...

2 commenti:

  1. Leggo con piacere della tua mamma,mi sembra che tu le somigli molto..... tosta come lei.

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  2. Buona notte. bacio

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